Prime ipotesi di ciò che accade nella più luminosa galassia dell'Universo.
Rappresentazione artistica della galassia Hot Dog che da sola brilla di luce infrarossa come 350 trilioni di soli. È così turbolenta che potrebbe eiettare l'intero contenuto di quel gas che serve per formare stelle.
C'è galassia e galassia, e anche quella dei buchi neri è una famiglia numerosa. Poi ci sono i quasar: galassie con un buco nero estremamente massiccio e molto attivo che sputa fuori potenti getti di particelle e di radiazioni. Ancora: se un quasar è molto, molto brillante ecco allora un Hot Dog (Hot Dust-Obscured Galaxies, se preferite), ossia galassie calde e circondate da polvere che assorbe la radiazione emessa dal buco nero.
Le galassie Hot Dog sono rare ed estremamente interessanti. Sonobrillanti, ma è molto difficile osservarle, perché avvolte da una spessa coltre di polveri. Perciò si ricorre ai raggi infrarossi, banda dello spettro elettromagnetico nella quale la polvere calda, da barriere impenetrabile, si trasforma in faro.
350 MILIONI DI MILIONI DI SOLI. Alle categorie delle Hot Dog appartiene una galassia dall'improbabile nome WISE(perché rilevata dal telescopio spaziale Wide-Field Infrared Survey Explorer)J224607.57-052635.0, che ad oggi risulta la galassia più luminosa dell'Universo conosciuto. Un gruppo di ricercatori guidato da Tanio Díaz-Santos (Universidad Diego Portales di Santiago, Cile) ha sfruttato le capacità uniche del complesso di 66 radiotelescopi di Alma per scrutare all'interno della nostra Hot Dog e tracciare il moto di un elemento (il carbonio ionizzato) tra le stelle della galassia.
Alma, l'osservatorio cileno, studia lunghezze d'onda di circa un millimetro, fra la luce infrarossa e le onde radio, definite radiazione millimetrica e submillimetrica. L'osservazione della galassia in questione ha portato a una particolare scoperta, che Tanio Díaz-Santos riassume così: «Grandi quantità di gas sono state trovate in uno stato molto turbolento e dinamico». Il gas spiraleggia verso il buco nero supermassiccio al centro della galassia mentre si surriscalda.
PENTOLA A PRESSIONE. La luminosità non sfugge direttamente, ma viene assorbita dalla spessa coltre di polvere che lo circonda e che ri-irradia sotto forma di luce infrarossa. Questo processo, nel suo insieme, dà alla galassia una luminosità paragonabile a 350 milioni di milioni di stelle come il nostro Sole. La potente sorgente infrarossa ha un impatto diretto e violento sull'intera galassia. «Sospettiamo che la galassia sia in uno stadio di violenta trasformazione, proprio a causa dell'enorme quantità di energia infrarossa», commenta Peter Eisenhardt, capo scientifico del WISE al Jet Propulsion Laboratory della Nasa. Come una pentola a pressione pronta a scaricare tutta l'energia imprigionata.
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