Passa ai contenuti principali

Il "rutto" di gas di un buco nero

Due emissioni di raggi X a conclusione di un pasto a base di stelle: Chandra documenta il raro spettacolo del feedback di un buco nero in una galassia vicina.

ngc5195_w
Nel riquadro in alto a sinistra, la galassia NGC 5195 in interazione con la più grande compare. In blu, la sua immagine ai raggi X.
Dopo ogni abbuffata che si rispetti, c'è il tempo della digestione. Il telescopio della Nasa Chandra ha osservato, con la sua "vista" ai raggi X, due potenti esplosioni di gas fuoriuscire da un buco nero al centro della piccola galassia NGC 5195, a 26 milioni di anni luce dalla Terra.

L'interazione con la vicina NGC 5194, la più grande e nota Galassia Vortice, avrebbe accresciuto la quantità di materiale stellare inghiottita dal buco nero, e liberato le massicce emissioni di energia: un processo inverso a quello che solitamente è associato ai buchi neri, noto da tempo ma molto difficile da osservare direttamente.
SALUTE! «Gli astronomi fanno spesso riferimento ai buchi neri come intenti a mangiare stelle e gas» spiega Eric Schlegel dell'Università del Texas di San Antonio, che ha presentato la scoperta nel corso del 227esimo raduno dell'American Astronomical Society. «A quanto pare, i buchi neri possono anche digerire [ruttare nell'originale, ndr] dopo i loro pasti».

REGOLATORE DI CRESCITA. Questo comportamento - che gli astronomi chiamano feedback - potrebbe essere stato ricorrente nelle prime fasi di formazione dell'Universo. Capire come funziona è importante perché potrebbe influire sull'evoluzione delle galassie, impedendo che queste diventino troppo grandi, ma anche contribuire alla formazione di nuove stelle.

I due archi di raggi X presenti al limitare della galassia NGC 5195, nelle rilevazioni di Chandra. | NASA/CXC/UNIV OF TEXAS/E SCHLEGEL ET AL

TRACCE ANTICHE. I dati di Chandra hanno evidenziato la presenza di due archi di emissioni ai raggi X vicino al centro di NGC 5195, probabilmente i "fossili" di due violente emissioni di gas rilasciate anticamente dal buco nero. L'arco più interno avrebbe infatti impiegato tre milioni di anni per raggiungere l'attuale posizione, e quello più esterno, sei.

PULIZIE. Ma le immagini ottiche del Kitt Peak National Observatory hanno individuato un altro dato interessante: la presenza di una sottile regione di idrogeno freddo al di fuori dell'arco più esterno. L'ipotesi è che le caldissime emissioni di raggi X abbiano "spazzato" verso l'esterno il gas presente al centro della galassia, formando un piccolo deposito di materiale potenzialmente utile alla formazione di nuove stelle.

NEL MEZZO. Infine, anche la posizione degli archi è interessante. Si trovano infatti ben all'esterno dalla regione più intensamente battuta dai venti associati ai buchi neri supermassicci in attività, ma all'interno dei filamenti dei gas caldi interstellari che si trovano attorno a molte galassie. Si tratterebbe quindi di un tipo di feedback documentato in uno stadio intermedio.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ri...

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano ...