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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

COP21, i grandi del mondo e la conferenza sul clima di Parigi: che cosa dobbiamo aspettarci?

Potremmo essere alla viglia di un grande cambiamento. Oppure solidamente ancorati lungo la strada del business as usual, tutto come al solito. In un caso farà un po' meno caldo, nell'altro, molto più caldo. Che cosa dobbiamo aspettarci dalla Conferenza sul clima di Parigi? 195 Paesi del mondo si riuniscono per discutere quali misure adottare per contenere l'aumento della temperatura del pianeta: ognuno con le sue istanze, le sue politiche, la paura di scontentare gli elettori oppure i poteri forti dell'economia e dell'industria. Probabilmente si troverà una mediazione, probabilmente insoddisfacente, e probabilmente bisognerà aspettare la prossima conferenza sul clima perché i governi prendano atto, nei fatti, di ciò che già dice la scienza. La Conferenza prende avvio da ciò che la scienza del clima ha stabilito: la temperatura del nostro pianeta è aumentata di circa 0,8 °C dalla Seconda rivoluzione industriale (fine '800). Scienza, tecnologia, e

L'oro da 20 carati super leggero che galleggia su un cappuccino

Frutto di esperimenti in laboratorio, l'aurogel è malleabile e pesa mille volte meno del comune oro. Ma a prima vista lo si scambia per una normale pepita. I ricercatori dell' ETH di Zurigo  hanno creato in laboratorio una  pepita d'oro da 20 carati super leggera  capace di galleggiare perfino sulla schiuma del cappuccino. L'innovativo materiale, che risulta morbido al tatto e mille volte meno pesante dell'oro tradizionale, potrà essere impiegato ad esempio per costruire orologi e gioielli di nuova generazione.  LA CREAZIONE IN LABORATORIO.  Per creare questa pepita, battezzata  aurogel , i ricercatori hanno dapprima riscaldato le proteine del  latte , in modo da scinderle in fibre sottili un nanometro. Queste sono state poi inserite in una soluzione di sali d' oro : qui le fibre si sono intrecciate tra di loro formando una struttura di base attorno alla quale si sono cristallizzate le particelle d'oro, dando origine al nuovo materiale superleg

ExoMars è pronta a partire

Exomars 2016, la prima delle due sonde spaziali che porteranno l'Europa su Marte è ormai pronta per partire. L'abbiamo vista in anteprima. Il lander di ExoMars 2016 si stacca dalla sonda madre e inizia la sua discesa verso Marte. L’Europa sta per mettere un piede su Marte. Anzi a dire il vero, sta per metterne due. Il primo molto presto, nel 2016, il secondo nel 2018, con il rover più sofisticato mai costruito. È questa - in poche parole - la missione ExoMars, realizzata da ESA in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos e con un importantissimo apporto dell’Italia. Un progetto unico in due fasi, con due lanci diversi e con ben tre sonde differenti. Dal punto di vista scientifico si tratta di una sfida molto ambiziosa: trovare le prove dell’esistenza di forme di vita, oggi o nel passato, con una serie di strumenti appositamente pensati per questo. Ma lo è anche dal punto di vista tecnologico, perché l'ESA non ha mai realizzato nulla di paragonab