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Visualizzazione dei post da 2015

10 cose che (forse) non sai sul sapone

Da dove viene la parola sapone? Perché le soap opera si chiamano così? 10 curiosità sul nostro alleato contro lo sporco e i batteri. Quando prendiamo tra le mani una saponetta mai immagineremmo che è anche per merito suo che oggi viviamo più a lungo e meglio. Ecco alcune curiosità su questo oggetto della vita quotidiana così " prezioso": 1. Le origini del sapone  risalirebbero ai babilonesi intorno al 2800 a.C. Se ne parla anche nei papiri egizi e nella Bibbia. Il sapone nei secoli è stato utilizzato per lavare la lana nell'industria tessile, per curare piaghe e malattie della pelle, per tingere i capelli e come unguento. 2. Le soap opera  si chiamano così, perché prendono nome dai radiodrammi americani degli anni 1930 che erano spesso sponsorizzati da produttori di sapone o detergenti. A proposito: secondo un articolo del  British Medical Journal , i personaggi delle soap opera hanno tassi di mortalità più elevati rispetto agli artificieri. 3. Sapon

10 buone ragioni per scegliere un'auto a metano

C'è un carburante ecologico, sicuro e che costa meno di metà della benzina. Lo conoscete, perché lo avete già in casa. È il metano: ecco 10 motivi per sceglierlo, se avete in mente di cambiare auto. Il primo distributore di metano self-service, aperto a Bolzano nel 2008. Con il cambiamento climatico in atto e un inverno caldo senza piogge, è esploso il problema dell'inquinamento delle città italiane. Ma che benzina, gasolio e Gpl (gas di petrolio liquefatto) siano inquinanti e complessi da gestire, è un fatto noto. Meno noto è che esiste un idrocarburo più pulito, già disponibile sul mercato e che fa spendere meno della metà per viaggiare. Si chiama...  metano ! È lo stesso gas che arriva in quasi tutte le case d’Europa (e Milano è stata la prima città con la rete di distribuzione domestica). Le auto a metano sono una realtà da molti anni. E, oggi, si sono evolute al punto da essere un’ottima scelta di acquisto.  Ecco 10 buone ragioni per passare al metano , se

Emula il sonar dei delfini per sentire oggetti in acqua

Il guanto sonar che si ispira al "sonar" dei delfini per percepire oggetti in acque torbide. E per la realtà virtuale. Il guanto sonar sviluppato alla Tsukuba University. IrukaTact è un guanto che fornisce un feedback tattile permettendo di “sentire” a distanza oggetti sott'acqua. Il prototipo è stato sviluppato dalla  "scanzonata" art technologist Aisen Carolina Chacin  e Takeshi Ozu, ricercatori della  Tsukuba University , che si sono ispirati ai delfini ( iruka  è la parola giapponese per  delfino ) e al sistema di ecolocalizzazione che utilizzano per orientarsi nel loro habitat naturale.   IL SONAR DEI DELFINI.  Una volta indossato, il guanto offre la percezione tattile di oggetti poco distanti dalle mani (per ora solo circa 60 cm), semplicemente muovendole. La pressione dell'acqua causata dal movimento ritorna verso le dita  comunicando  la forma dell'oggetto, che poi può anche essere raccolto, dato che il guanto non è particolarmente

In missione su Marte con la realtà virtuale

A marzo potremo esplorare il Pianeta Rosso grazie una realistica applicazione sviluppata dalla Nasa. L'anteprima dell'applicazione The Mars 2030 Experience. Esplorare la superficie di  Marte   almeno  15 anni prima che un essere umano in carne e ossa ci possa mettere piede: è un'idea della Nasa, che ha avviato una collaborazione con il MIT di Boston e la società Fusion per sviluppare un'applicazione di realtà virtuale che permetta di vivere un'esperienza immersiva sul Pianeta Rosso. MARS 2030 EXPERIENCE.  La app  The Mars 2030 Experience , compatibile con i visori Samsung Gear VR e Google Cardboard, sarà disponibile per iOS e Android entro l'estate del 2016, dopo il lancio previsto in concomitanza con South By Southwest, festival musicale e cinematografico che si terrà a Houston a marzo. La Nasa ritiene  la realtà virtuale  la tecnologia perfetta per simulare l'esplorazione spaziale, così ha dato mandato allo Space Systems Laboratory del MIT

Un calamaro gigante affiora in un porto giapponese

Un raro avvistamento in superficie di un calamaro gigante. Queste rarissime immagini di un esemplare di calamaro gigante sono state riprese mentre nuota nelle acque superficiali della baia di Toyama, in Giappone. Questa specie di cefalopode, appartenente al genere Architeuthis , è solito vivere a circa 650-900 metri sotto il livello del mare. Per questo motivo, gli scienziati giapponesi stanno indagando sulle possibili cause che hanno spinto il calamaro ad allontanarsi dal suo habitat naturale. L'esemplare ripreso è lungo quasi 4 metri, ma in genere il calamaro gigante può arrivare a misurare circa 18 metri di lunghezza totale: il corpo raggiunge i 5-6 metri e i tentacoli arrivano a 12 metri. È un mollusco cefalopode relativamente raro, che come detto vive a grandi profondità nell’Oceano Atlantico e nel Pacifico. I parenti del calamaro, i polpi, animali con i superpoteri               VAI ALLA GALLERY  (16 FOTO) Ha suscitato numerose leggende di mare (molti