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Visualizzazione dei post da 2016

Perché il gelato può provocare mal di testa?

Le origini scientifiche del fastidioso dolore associato al dolce estivo per eccellenza. La termografia di una persona intenta a mangiare un gelato. Le aree blu e nere sono le più fredde; quelle rosa, rosse, arancioni, le più calde. I gelati, ma anche i ghiaccioli e le bibite fredde, se consumati con voracità possono provocare forti mal di testa che, fortunatamente, durano solo pochi istanti. Il fenomeno dal nome scientifico di  ganglioneuralgia sfenopalatina , è dovuto alla rapida costrizione dei vasi sanguigni del palato, quando questi entrano in contatto molto rapidamente con una sostanza fredda. Al ripristino della normale temperatura del cavo orale, gli stessi vasi si dilatano di nuovo, per una reazione di compensazione. EQUIVOCO.  I nocicettori (recettori del dolore) presenti sul palato rilevano questa vasodilatazione e inviano un segnale al  nervo trigemino , un nervo che di norma veicola stimoli percepiti sul volto. A questo punto il cervello interpreta la sens

E-Cig: attenzione ai dispositivi

Identificate nel vapore delle sigarette elettroniche due altre sostanze dannose, la cui densità dipende dal tipo di dispositivo più che dai liquidi. Il problema delle sigarette elettroniche è nella combinazione tra dispositivo e liquido. Uno studio condotto dai ricercatori del  Lawrence Berkeley National Laboratory  mette per l’ennesima volta in discussione la sicurezza dei dispositivi di e-cig. La ricerca si è concentrata in particolare sul rapporto tra  tipologia del dispositivo  e sostanze emesse. SI MANGIA MA NON SI FUMA.  Secondo  lo studio (online sul sito Berkeley Lab ) la maggior parte delle sostanze tossiche identificate nei vaporizzatori proviene dalla decomposizione termica del  glicole etilenico  e della  glicerina , due solventi comunemente impiegati nell’industria alimentare e presenti in quasi tutti i liquidi utilizzati nelle sigarette elettroniche. Queste sostanze, perfettamente sicure in forma liquida,  quando vengono riscaldate dalle resistenze delle e-ci

Gli scarabocchi di Leonardo da Vinci

In alcuni manoscritti di Leonardo da Vinci, finora sottovalutati, sono emersi i suoi studi sull'attrito: le sue deduzioni sono ancora oggi valide. Quelli che sono stati a lungo considerati "scarabocchi", sono in reltà disegni di esperimenti sull'attrito Nonostante il gran numero di studi eseguiti sui lavori di  Leonardo da Vinci , alcuni di essi, ritenuti di “secondaria importanza”, sono ancora in grado di riservare delle sorprese. Ian Hutchings, ricercatore all’università di Cambridge, ha  dimostrato che una pagina che fino ad oggi si riteneva contenere poco più che una serie di scarabocchi, in realtà celava le prime riflessioni sulle leggi che governano l’ attrito , elaborate dal grande scienziato del Rinascimento. Tra i Codici di Leonardo, in pagine ritenute di secondaria importanza sono emerse ricerche sull'attrito. Era noto che Leonardo si fosse avvicinato anche a questa campo di studi, ma se ne sapeva ben poco, in particolare su quand

Una nuova misteriosa specie di Homo

Nel genoma degli abitanti di un arcipelago del Sud-Est asiatico sono stati scoperti frammenti di Dna di una specie di uomo ancora sconosciuta. L’albero degli  Hominini  è molto fitto di ramificazioni. Nel genere Homo, l’ultimo arrivo è  H. naledi . Tra gli australopitechi c’è Lucy ( A. afarensis ); per alcuni studiosi uno di loro ha portato a Homo, per altri sono un ramo laterale con antenati comuni. I  Paranthropus , noti anche come australopitecine robuste , erano bipedi, con denti e mandibole robuste. Il genere  Pan  (scimpanzé) si sarebbe separato dalla linea che ha portato a  Homo  attorno a 6,3-5,4 milioni di anni fa, secondo una stima genetica. Gli  Ardipithecus  sono infine le forme più ancestrali, bipedi sul terreno e con piccolo cranio (300-350 cm3);  Sahelanthropus  potrebbe essere un antenato di uomini e scimpanzé, secondo alcuni. Il già ricco insieme delle specie appartenenti al genere  Homo  si sta facendo sempre più complesso e intricato. Numerose scoperte hann

Crac Privilege Yard, ai domiciliari manager e collaboratore: Ferrari e consulenze da capogiro con i soldi di Eturia

L'azienda, specializzata nella realizzazione di mega yacht di lusso, è fallita a giugno, senza averne varato neppure uno. Sequestri per 25 mln Bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, reati tributari, nonché della violazione di specifica fattispecie contemplata dalla normativa antimafia. Per queste accuse, a seconda delle singole posizioni, sono stati messi agli arresti domiciliari il manager Mario La Via e il suo collaboratore Antonio Battista. Gli imprenditori operavano nel settore della nautica. La vicenda che ha occupato gli inquirenti è quella che riguarda la società 'Privilege Yard spa' ed il suo fallimento. L'azienda era specializzata nella progettazione e realizzazione di mega yacht di lusso. Le misure cautelari sono state eseguite dai militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza. La Privilege Yard spa è fallita a giugno Ormai non ci sono dubbi, la Privilege Yard spa, la società che avrebbe dovuto costruire megayac

Attentato a Nizza: 84 morti, 10 i bambini. Media: "Una vittima italiana"

Sul lungomare di Nizza c'è stato anche chi ha rischiato la vita, e l'ha persa, per fermare il tir della morte. Secondo alcuni media fra i deceduti ci sarebbe un nostro connazionale Donne e uomini piangon di fronte al memorial posto nel 'Promenade des Anglais' Sul lungomare di Nizza c'è stato anche chi ha rischiato la vita, e l'ha persa, per fermare il tir della morte. Un uomo che, inforcato uno scooter, si è lanciato dietro al camion e ha tentato il tutto per tutto per fermarlo, ma è finito schiacciato dalle ruote del mezzo. Un altro coraggioso a mani nude è saltato nella cabina riuscendo a distrarre il terrorista, dando modo così a due agenti, tra cui una donna, di sparare, e 'neutralizzarlo', quando la folla in preda al panico aveva già cominciato a sbandare e a rifugiarsi in qualsiasi punto di riparo dalla strada. Terrore a Nizza Ancora terrore - dunque - in Francia, dopo gli attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre. Ma nonostante l

Salvare l’Eden

Per lungo tempo isolato dal resto del mondo sia politicamente che economicamente, il Myanmar abbonda di natura incontaminata. Ora che i militari hanno allentato la presa, il paese sta cominciando una transizione verso la modernità, sollevando interrogativi sul destino dei suoi luoghi selvaggi. Gli esperti di conservazione sperano di convincere le persone del posto e il governo a preservare la biodiversità, sviluppando un ecoturismo basato su di essa. Tuttavia un piano ecoturistico che abbia successo è difficile da sviluppare anche nelle migliori circostanze, e come se non bastasse il Myanmar ha molti altri fattori a complicare le cose. http://www.lescienze.it/archivio/articoli/2016/07/01/news/salvare_l_eden-3141874/

È mai esistita una papessa?

Storia di una leggenda. Il parto della papessa Giovanna. Si tratta però di una leggenda con poche prove storiche. Secondo alcuni autori medioevali, nell’855, dopo Leone IV, una donna, arrivata a Roma travestita da frate sarebbe diventata papa. Avrebbe regnato con il nome di Giovanni Anglico, o Angelico, e sarebbe poi stata scoperta nell’858, perché durante una processione partorì un figlio. Si tratta però di un falso storico. Ecco perché.   CRONACHE MEDIOEVALI.  Nelle storie ufficiali non se ne parla, ma diverse fonti medioevali narrano di una donna che riuscì a diventare papa. Martin Polono di Troppau, nelle sue Cronache dei pontefici e degli imperatori (XIII secolo) e la anonima quattrocentesca Cronaca di Norimberga concordano nel raccontare l’elezione a pontefice di una donna di nobili origini, inglese ma nata a Magonza. Questa si sarebbe innamorata di un monaco benedettino e, travestendosi da maschio, lo avrebbe seguito ad Atene e poi a Roma. DOGLIE IN PUBBLICO.  Semp

Estati fresche e riscaldamento globale

A condizionare il clima delle estati europee sono le tempeste in Oceano Atlantico. Le tempeste sull'Oceano Atlantico hanno notevole influenza sul clima estivo dell'Europa. L’estate che stiamo vivendo rientra nella norma, almeno in Italia. Anche se i modelli dei climatologi predicono situazioni peggiori, con periodi estivi che di anno in anno dovrebbero essere sempre più caldi, con frequenti e intense ondate di calore, a causa del riscaldamento generalizzato prodotto dalle emissioni di gas serra. In un recente lavoro pubblicato su  Nature Geoscience , ricercatori della Swansea University (UK) e dell'Institute for Coastal Research (Germania) sostengono però che la variabilità sull'Europa (ossia estati calde, secche o umide) è condizionata più dalle  tempeste oceaniche che dal riscaldamento globale. La ricerca si è basata sull'analisi degli indicatori climatici per un periodo di 1000 anni DIPENDE DALLA POSIZIONE. A questa ipotesi i ricercatori s

Il più grande radiotelescopio al mondo

Costruito in Cina in una valle carsica, è costato 180 milioni di dollari. Permetterà di studiare l’Universo e di cercare segnali di eventuali civiltà estraterrestri. Un'immagine del disco del radiotelescopio FAST durante la costruzione. La Cina ha montato l'ultimo pezzo di quello che è il più grande radiotelescopio  al mondo, in attività a partire dal prossimo settembre. Il  Five-hundred-meter Aperture Spherical Telescope  (FAST) ha un diametro di 500 metri: la parabola, composta da 4.450 pannelli, potrebbe contenere 30 campi da calcio. Lo scopo di questo gigante della tecnologia è duplice: da un lato studiare l'Universo attraverso le onde radio, in particolare la presenza dell'idrogeno neutro nelle galassie più lontane e le pulsar (stelle di neutroni) più deboli, dall'altro cercare eventuali segnali di civiltà extraterrestri. FATTO IN CASA.  Il FAST è costruito in una valle carsica in prossimità di Pingtang, nella provincia sud-occidentale di Guiz

Metà camion, metà filobus

La Svezia prova un sistema di trasporto pesante su ruota ibrido, su autostrade elettrificate. Il camion ibrido durante i test vicino a Stoccolma (Svezia). La parola  ibrido , nel settore dei trasporti, è sempre più sinonimo di efficienza, risparmio nei consumi e riduzione delle emissioni inquinanti. Nelle  auto ibride , per esempio, questo avviene grazie all'abbinamento tra un motore tradizionale e uno elettrico che ricava l'energia da una batteria. Un progetto che va in questa direzione è in fase di test in Svezia: un curioso mix di soluzioni applicato al trasporto pesante, su ruota, chiamato  eHighway . Sviluppato in collaborazione con Siemens, ha infatti per "protagonisti" i bisonti della strada: camion realizzati da Scania dove al motore diesel è accoppiato un motore elettrico che (e qui sta l'aspetto più curioso) prende energia da un linea elettrica che corre lungo l'autostrada e alla quale il camion si collega con un pantografo, come fanno i f