Passa ai contenuti principali

Chi ha inventato il carrello della spesa?

Come Sylvan Goldman, un piccolo commerciante dell'Oklaoma, ebbe l'idea che rivoluzionò il modo in cui facciamo la spesa.

con_h_6.18418985
Nel 1940, solo tre anni dopo la loro introduzione, i carrelli erano diventati così popolari, che i negozi di alimentari si trasformarono, con corridoi più spaziosi e banchi dove contenere maggiori quantità di cibo.
Nel 20esimo secolo, con l'arrivo dell'automobile, del frigo nelle case e dei primi supermercati, i commercianti si resero presto conto che le persone erano disposte e disponibili ad acquistare grandi quantità di cibo in una sola volta, ma non avevano mezzo efficace e comodo per trasportarlo per il negozio.

Fu così che nel 1937, Sylvan Goldman ebbe l'illuminazione.

Nato in una famiglia di venditori al dettaglio, Goldman ebbe alterne fortune come commerciante, nell'epoca della grande depressione successiva al crollo di Wall Street nel 1929. E fu in uno dei suoi negozi in Oklaoma che si accorse delle difficoltà che avevano le mamme con bambini al seguito a muoversi all'interno del supermercato, con dei cesti pieni di merci. Da principio sguinzagliò i suoi commessi per le corsie del negozio, in modo che potessero aiutare i clienti con i cestini, ma la soluzione non funzionò.

Il carrello della spesa inventato da Sylvan Goldman nel 1937.
Poi una notte gli capitò di guardare una sedia pieghevole ed ebbe l'illuminazione: mise un cestino sul sedile e un altro sotto la sedia, poi immaginò le ruote sulle gambe, e una maniglia sul retro. Tempo due mesi il carrello era nato.

Purtroppo però il debutto della sua grande invenzione fu un flop. Gli uomini erano troppo orgogliosi per ammettere di aver bisogno di aiuto a portare un cestino. E le donne non avevano intenzione di spingere un carrello, dopo anni passati a spingere passeggini.

Goldman non si perse d'animo e ricorse a un furbo trucco di marketing: assunse giovani e donne di bell'aspetto perché facessero finta di spingere il carrello per il negozio mentre facevano (sempre per finta) la spesa. A chi comunque si ostinava a non usare il carrello, una hostess che stazionava fuori al negozio, faceva notare che tutti gli altri li impiegavano, generando un fenomenale effetto emulazione.
CORRIDOI PIÙ LARGHI. Risultato? Nel 1940, solo tre anni dopo la loro introduzione, i carrelli erano diventati così popolari, che i negozi di alimentari degli Stati Uniti venivano progettati pensando a loro con corridoi più spaziosi e banchi dove contenere grandi quantità di cibo.

Il carrello di Goldman non è come quelli che utilizziamo oggi: il primo grande innovatore fu Orla Watson che, nel 1947, brevettò carrelli col cestino fisso e dotati di un'apertura posteriore in modo che potessero essere infilati l'uno nell'altro. Tra i due inventori ci fu anche un contenzioso in tribunale.

Ma il carrello della spesa che tutti conosciamo - con un grande cestino su ruote - fu introdotto solo nel 1950. E a parte qualche ritocco qua e là, come il seggiolino per i bambini, i supporti per le bottiglie, il manico in plastica e la fondina per la "pistola", il suo design non è cambiato molto da allora. E probabilmente poco cambierà in futuro. Anche se il carrello è destinato a evolversi dal punto di vista tecnologico.
IL CARRELLO DEL FUTURO. Una società, laSpringboard/Mercatus, per esempio, ha messo a punto un carrello dotato di un piccolo schermo touch che mostra una mappa del negozio per facilitare le ricerche e memorizza gli acquisti fatti in precedenza, oltre a permettere di pagare gli acquisti mentre si fa la spesa ed evitare così la fila alla cassa. E poi c'è il prototipo di RobotCart, un carrello realizzato da Vladimir Kulyukin e dagli studenti della Utah State University, che ha sulla maniglia l'elenco Braille di tutti gli oggetti nel negozio, ciascuno con un proprio numero di codice: lo scopo è quello di aiutare le persone non vedenti a muoversi più agevolmente nei supermercati e a fare la spesa senza bisogno di assistenza.

Sono solo due dei carrelli che potrebbero invadere le corsie dei supermercati nel prossimo futuro. Con buona pace di Goldman,  morto nel 1984 a 86 anni, dopo aver costruito una fortuna valutata da Forbes attorno ai 200 milioni di dollari (dell'epoca).

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ri...

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano ...