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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Danzare in sincrono alza la soglia del dolore

E cementa i legami sociali. Ballare in modo energico ha lo stesso effetto. Uno studio britannico chiarisce perché amiamo così tanto i flash mob. La danza del Carimbo, un tipico ballo brasiliano. Un ballo scatenato può talvolta risolvere tensioni che parevano insormontabili. Ora un gruppo di psicologi e antropologi dell'Università di Oxford  ha voluto far chiarezza  sull'origine dei sentimenti di "vicinanza" che si creano quando si danza insieme ad altri. L'ipotesi è che alla loro origine ci sia il rilascio di endorfine, i neurotrasmettitori del "buon umore" implicati nella costruzione di legami sociali, così come nella percezione del dolore. E tutto questo spiegherebbe perché molte persone si appassionano per la danza e i flash mob. Guarda: I flash mob più famosi di sempre BALLA CHE TI PASSA.  Poiché è difficile misurare le endorfine direttamente, i ricercatori hanno stimato il loro rilascio in modo indiretto, testando la soglia del dol

Chi canta in gruppo rompe il ghiaccio prima degli altri

Uno studio inglese evidenzia un ruolo evolutivo della musica nella cultura umana: creare velocemente legami fra persone.  Canti in allegria al carnevale di Cadice Uno studio inglese è giunto a una interessante scoperta: cantare in gruppo accelera i legami fra le persone. Posta in questi termini sembra la scoperta dell'acqua calda, ma non è proprio così. La ricerca è stata condotta presso il dipartimento di Psicologia Sperimentale dell'Università di Oxford, nell'intento di esplorare i legami sociali costruiti attraverso la musica, partendo dal presupposto che tutta la cultura umana produce musica a uno scopo evolutivo. IL METODO.  Il team ha analizzato per 7 mesi le dinamiche di 7 gruppi di studenti dell'associazione caritatevole Workers' Educational Association (WEA). Quattro di questi gruppi seguivano corso di canto, due di artigianato, uno di scrittura creativa. Sottoposti a questionari periodici sulla qualità delle loro relazioni con i compagn

I sogni prima di morire

Nelle ultime settimane di vita si farebbero più frequenti i sogni dal sapore consolatorio, come quelli che riguardano amici e parenti defunti: lo riferisce uno dei pochi studi diretti sul tema. Al confine tra la vita e la morte. Di testimonianze di sogni o visioni densi di significato che accompagnano gli ultimi giorni di vita è piena la storia. Ora  uno studio scientifico  sul tema sembra suggerire che questi episodi siano un processo strettamente legato al fine vita e che abbiano un valore consolatorio. La ricerca, è bene precisarlo, è stata compiuta su un campione ridotto di pazienti (66) e da un'università poco conosciuta e che fa riferimento alla Compagnia di Gesù (i Gesuiti in quanto cattolici credono in una vita oltre la morte). Richiede quindi ulteriori approfondimenti e il necessario distacco, ma rimane pur sempre uno studio interessante perché tratta un tema avvincente e ancora poco approfondito scientificamente. PAROLA AI PAZIENTI.  I dati sono stati

Un tesoro senza prezzo nella tomba di un antico guerriero

L'uomo fu sepolto nel 1500 a.C. con un corredo funebre di sconcertante ricchezza: il suo ritrovamento è tra le scoperte più importanti compiute in Grecia negli ultimi decenni. Quel che resta di una collana: parte dei ritrovamenti nella tomba di Pylos. Ha riposato per 3.500 anni insieme a un corredo di 1.400 oggetti preziosi. Ma ora per un antico guerriero di Pylos, una storica città sulla costa sudoccidentale della Grecia più volte citata nei poemi omerici, è venuto il tempo della ribalta. La sua tomba è stata scoperta quest'estate, quasi per caso, dagli archeologi dell'Università di Cincinnati (USA). Ora ne è stato reso noto il contenuto: una collezione di armi, sigilli e gioielli preziosi definita dal Ministro della Cultura greca "una della scoperte più significative avvenute nel paese negli ultimi 65 anni", e che potrebbe raccontare molto sulle origini della civiltà europea. I gioielli nella tomba del guerriero del grifone           VAI A