Passa ai contenuti principali

Cinque pianeti in fila per uno

Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno: nei prossimi giorni, i più mattinieri potranno ammirarli tutti allineati, poco prima del sorgere del Sole. Ecco come distinguerli.

allienamento-2016
I cinque pianeti allineati da sud est a ovest. Speciali comparse, le stelle Antares e Spica, che si mostreranno tra Saturno e Marte, e Marte e Giove, rispettivamente. Ingrandisci la foto
È tempo di spolverare il binocolo: dagli ultimi giorni di gennaio fino al 20 febbraio circa, il cielo del mattino sarà teatro di uno spettacolare e raro allineamento. Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno si mostreranno tutti su un'ipotetica linea che da sudest sale verso sudovest (per gli osservatori dell'emisfero nord).

Per la prima volta dopo 10 anni, saranno visibili simultaneamente (e non alcuni alla sera e altri al mattino), circa 45 minuti prima del sorgere del Sole. In un colpo solo, tutti i pianeti visibili ad occhio nudodalla Terra, in fila e osservabili senza neanche girare la testa.
INSIEME (APPARENTEMENTE). La ragione dell'inusuale allineamento risiede nel fatto che tutti e cinque i pianeti si troveranno nello stesso momento, sullo stesso piano dell'eclittica rispetto al Sole: poiché anche la Terra si trova su quel piano, li percepiremo come allineati (una situazione diversa dal classico "allineamento planetario", che implica che tre o più pianeti si trovino sulla stessa linea immaginaria se visti da sopra il Sistema Solare).

Una simulazione del cielo del 30 gennaio alle 6:30 del mattino, dalle latitudini dell'Italia centrale. Clicca sulla foto per ingrandirla. | MARCO GALLIANI / STELLARIUM VIA MEDIA INAF
COME RICONOSCERLI. Giove sorgerà per primo, nelle ore serali, seguito da Marte poco dopo la mezzanotte e quindi da Saturno, Venere e Mercurio. Venere e Giove si distingueranno in luminosità; Marte ha un caratteristico colore rossastro mentre Saturno, meno brillante di Giove, è più facile da confondere con un astro. Lo riconoscerete dal colore giallastro e dal fatto che apparirà tra Marte e Venere. Inoltre, un comune binocolo dovrebbe rivelarne la forma allungata (dovuta agli anelli). Mercurio sarà il più ostico da scovare, perché vicino al Sole che sorge.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO. Chi dovesse perdersi lo spettacolo avrà una seconda chance di osservare il quintetto tra il 13 e il 19 agosto. Questa volta però lo show sarà visibile poco prima del tramonto, e meglio godibile dall'emisfero sud. Poi, si ripeterà soltanto nel 2018.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di