Passa ai contenuti principali

Se la tua voce è allegra, anche tu lo diventi

In un esperimento, modificare la tonalità della voce è servito anche a far cambiare l'umore delle persone. Una scoperta che apre scenari bizzarri ma interessanti per intervenire su disturbi come la depressione.

corbis_42-20928435
Sentir parlare noi stessi con tono triste o felice basta a far virare il nostro umore nella direzione espressa dalla nostra voce. Tenderemmo a pensare che i sentimenti precedano la loro espressione, non che la seguano, invece sta diventando sempre più evidente che spesso non è così. O almeno che funziona in entrambi i modi.

L’hanno dimostrato con un singolare esperimento ricercatori del Cnrs francese e di altri istituti di ricerca in Francia, Svezia e Giappone.

ASCOLTARSI. Gli scienziati hanno creato un programma in grado di modificare il tono emotivo della voce di una persona, rendendolo più gioioso, triste, o teso e impaurito. Poi, un centinaio di persone, 112 per la precisione, sono state invitate a leggere ad alta voce un brano (che, per la cronaca, era tratto dalla traduzione in francese di un racconto dello scrittore giapponese Haruki Murakami), mentre ascoltavano in cuffia, in tempo reale, la loro voce inalterata, oppure modificata dal software in modo da suonare più triste, più allegra, oppure impaurita.

IGNARI DI SE STESSI. La prima cosa sorprendente (tanto per noi quanto per i ricercatori) è stata che solo uno tra gli oltre cento partecipanti all'esperimento si è reso conto della modifica (“avete cambiato la mia voce per renderla più emotiva” ha detto subito agli sperimentatori), mentre una quindicina ha riferito di aver percepito qualche stranezza nella propria voce. Tutti gli altri, 93 persone, non si sono accorti di niente, nonostante il cambiamento sia invece risultato del tutto evidente ad altri ascoltatori indipendenti che hanno ascoltato la voce originale e poi quella con l’intonazione modificata.

CAMBIAMENTI DI VOCE E DI UMORE. Lo stato emotivo dei partecipanti è stato misurato con un test all’inizio e alla fine dell’ascolto della loro voce. E – questa è stata la seconda cosa sorprendente – alla fine le persone si sono dichiarate dello stesso umore in cui era stata modificata la loro voce, più tristi o più felici che in partenza (ma non, a quanto pare, impaurite).

Non solo: queste emozioni sono state anche osservate da un punto di vista fisiologico, grazie a misure della conduttività delle pelle, che varia a seconda dello stato emotivo. Un po’ come dire: la mia voce suona allegra (o triste), quindi probabilmente lo sono (e lo divento) davvero. Si sa già che qualcosa del genere è all’opera con altre sensazioni fisiche, per esempio che la sola mimica del sorridere influenza come ci si sente, ma sarebbe la prima dimostrazione del genere nell’ambito del sistema uditivo.
  
PERCHÉ SORRIDERE FA BENE. Sarebbe insomma un esempio di come i nostri sensi possano forgiare pensieri ed emozioni, e non solo viceversa. Di questa scoperta si possono immaginare tantissimi utilizzi, primo fra tutti quello di sfruttare la voce come ausilio contro la depressione. “Si potrebbe indurre un atteggiamento più positivo ri-raccontando certi ricordi carichi di emotività in un tono di voce modificato” esemplificano gli autori. Sembra impossibile, ma sentire noi stessi che parliamo con voce allegra ci convince che siamo felici, come esercitare i muscoli del sorriso aiuterebbe a sentirci meglio.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di