Le antiche origini di un accessorio intramontabile.
Omero nell’Odissea e Marco Terenzio Varrone nel De re rustica ne testimoniano l’uso già in età antica per ripararsi dal freddo o per svolgere attività manuali.
Per gli antichi Egizi, invece, la loro valenza era solo simbolica e liturgica: un omaggio ai faraoni consisteva proprio in guanti preziosi, simbolo di prestigio, come quelli ritrovati nella tomba di Tutankamon.
I guanti si diffusero con le prime invasioni barbariche; in origine erano simili a “sacchetti”, legati ai polsi, con una separazione per il pollice, ma nel IV secolo si affermò la foggia attuale con le dita separate.
Nel IX secolo iniziarono a usarli anche le donne, e le spose longobarde li ricevevano come dono nuziale. Nel Medioevo, i guanti diventano uno status symbol per nobiltà, cavalleria e clero, e non a caso in quel periodo è nata l’espressione “lanciare il guanto di sfida”.
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