Un problema a uno degli strumenti principali della sonda impedisce il lancio tra tre mesi. Forse in rotta per Marte nel 2018
Conosciamo molte cose della superficie di Marte, ma del suo interno ancora poco. La missione Insight avrebbe dovuto studiarne le caratteristiche
C’è molta delusione alla Nasa per una decisione che è stata presa a malicuore, dopo un attento esame a uno strumento della missioneInSight, che avrebbe dovuto studiare l’interno di Marte e il rilascio di calore dal cuore del pianeta: il lancio, previsto per il prossimo mese di marzo, è stato cancellato.
La causa è l’impossibilità di riuscire a riparare una perdita a uno dei principali strumenti della sonda, il Seis, Seismic Experiment for Interior Structure, in pratica un sismografo come quello che rilevano le onde sismiche dei terremoti terrestri che era stato costruito dal Cnes, il centro spaziale francese.
Progettato per misurare i movimenti del suolo marziano anche di soli 0,001 millimetri, deve essere immerso in una camera sotto vuoto completo per resistere alle condizioni estreme dell’ambiente marziano.
PERSA LA CORSA CONTRO IL TEMPO. Una perdita individuata all’inizio dell’anno aveva dimostrato che lo strumento non lavorava in condizioni di vuoto assoluto e così ci si è messi velocemente al lavoro per riparare la perdita, ma una prova effettuata nelle ultime ore, in condizioni di ambiente marziano, con una temperatura di -45°C, ha dimostrato che lo strumento non riesce a mantenere il vuoto spinto nonostante i lavori eseguiti.
A questo punto i tecnici della Nasa hanno capito che non c’è più tempo per correre ai ripari, in quanto la missione sarebbe dovuta partire a marzo del 2016. E così sfuma la finestra di lancio per Marte che si apriva tra il 4 e il 30 di marzo 2016, la stessa invece che verrà sfruttata dalla sonda europea ExoMars.
E adesso? È molto probabile che la missione venga fatta partire nel 2018, quando si aprirà una nuova finestra verso Marte. In ogni caso per il prossimo mese di marzo rimaniamo in attesa dell’importante prima missione del Progetto ExoMars che vedrà una sonda atterrare sulla superficie del pianeta rosso costruita in Europa con a bordo tecnologia italiana.
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