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Corvi strumentisti spiati da vicino

Delle piccole spy camera hanno permesso di osservare i corvi della Nuova Caledonia mentre creano utensili per stanare le larve nel proprio habitat naturale.

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Una ricerca pubblicata su Biology Letters rivela nuovi dettagli sulla straordinaria intelligenza dei corvi della Nuova Caledonia (Corvus moneduloides). Una coppia di studiosi ha utilizzato delle spy camera per documentare in condizioni naturali la capacità dei volatili dimodellare e usare piccoli strumenti per procacciarsi cibo. Finora queste abilità erano sempre state testate in ambienti artificiali, poiché i corvi strumentisti sono animali molto "riservati" e quindi difficili da osservare nel proprio habitat.

UNO SGUARDO DA VICINO. Jolyon Troscianko, dell'Università di Exeter, e Christian Rutz, dell'università scozzese di St. Andrews, hanno applicato delle minuscole videocamere sulla coda di alcuni corvi nel Pacifico sud ovest. Le registrazioni sono state recuperate grazie a dei radiofari integrati, che hanno consentito di individuare la posizione dei dispositivi una volta avvenuto il distacco dal piumaggio dell'uccello.

UTENSILI PER NUTRIRSI. I filmati hanno avvalorato le informazioni acquisite in passato grazie ai test in laboratorio: i corvi della Nuova Caledonia afferrano i rametti con il becco e li usano per estrarre le larve di insetto dalle fessure negli alberi o altri buchi nel suolo. Non solo: nel giro di un minuto sono in grado di piegare il bastoncino a mo' di uncino, creando utensili ancora più funzionali alla caccia.

IL CORVO NON DIMENTICA. A colpire maggiormente i ricercatori è però un'altra sfumatura del comportamento del corvide, che lo porrebbe sullo stesso piano di certi primati. «In una scena», racconta Troscianko «un corvo fa cadere il suo attrezzo, ma poi lo recupera da terra poco dopo, riconoscendone l'importanza».

Rutz spiega inoltre che gli esemplari di Corvus moneduloides attuano diversi stratagemmi per evitare di perdere gli strumenti del mestiere. Ad esempio, riponendo temporaneamente i ramoscelli nelle cavità degli alberi, «proprio come farebbe un uomo mettendo una biro preziosa in un portapenne».

Qui sotto trovate il video pubblicato su Internet da Troscianko.


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