Passa ai contenuti principali

Comete giganti: un potenziale pericolo?

Lo studio di sistemi solari lontani mostra che grandi comete possono frantumarsi e inondare di detriti le orbite dei pianeti. Può succedere nel nostro Sistema Solare? È già successo?

pia20053-16
La possibilità che comete giganti possano interferire con il Sistema Solare è dedotta dallo studio di sistemi lontani e circondati da comete di grandi dimensioni.
Un gruppo di ricercatori dell’Armagh Observatory e della University of Buckingham hanno avanzato l’ipotesi che comete giganti possono rappresentare un serio pericolo per il nostro pianeta. A questa deduzione sono giunti dopo aver osservato l’esistenza di tali comete ruotare attorno a sistemi planetari di altre stelle, scoperti negli ultimi. Stando alla ricerca, le grandi comete possono incrociare l'orbita dei pianeti giganti, come Giove, Saturno o Urano, e la forza di gravità di questi ultimi può indirizzarle verso altri pianeti.

OGNI 70.000 ANNI. Le grandi comete sono quelle con diametro da 50 a 100 chilometri e la loro massa è paragonabile alla somma delle masse di tutti gli asteroidi che hanno incrociato la Terra fino ad oggi.

In una lunga intervista (vedi) online sul sito Alumni del Politecnico di Milano, Andrea Accomazzo, Flight Director ESA per la missione Rosetta, non ha difficoltà ad ammettere che «prima o poi l’umanità arriverà anche su Marte, e magari oltre, ma per il momento non credo sia molto utile andare in quella direzione. Secondo me, la difesa planetaria è un problema molto più urgente che riguarda tutta l’umanità».

La statistica ci dice che il caso di una grande cometa, giunta in prossimità del nostro Sistema Solare, possa deviare verso la Terra può verificarsi in un arco di tempo che va dai 40.000 ai 100.000 anni. Nel Sistema solare, le comete possono poi spezzarsi in molti frammenti, "inondandolo" di una grande quantità di detriti che prima o poi potrebbero colpire anche il nostro pianeta.

OLTRE GIOVE. Sempre l'analisi statistica suggerisce che un evento del genere deve essere successo 30.000 anni fa, e che le conseguenze si sono fatte sentire circa 12.800 e 4.300 anni fa, con la caduta di frammenti tali da creare profonde alterazioni climatiche in vaste aree della Terra. Secondo i ricercatori, non è da escludere che qualcosa del genere sia successo anche 65 milioni di anni or sono, quando scomparvero i dinosauri, e in altre occasione della storia della Terra.

Sottolinea Mark Bailey: «Negli ultimi 30 anni abbiamo fatto molti sforzi e progressi nello studio degli oggetti che passano vicino alla Terra e che possono essere pericolosi, ma ora dobbiamo allargare l'orizzonte di ricerca e guardare oltre Giove e Saturno, per vedere se davvero ci sono grandi comete che possono interferire nel Sistema Solare».


VEDI ANCHE

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ri...

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano ...