Passa ai contenuti principali

10 cose che (forse) non sai sulle armi da fuoco in USA

Quante armi circolano negli Usa? È facile comprarne una? Quante stragi vengono commesse ogni anno? E da chi è composta e quanto spende la lobby delle armi?

00306343_1f7839a_0

L'ultimo invito del Presidente Obama al congresso degli Usa, per regolare il possesso di armi negli Usa risale al 5 dicembre, dopo la strage di San Bernardino, dove due killer hanno ucciso 14 persone usando fucili d'assalto: un'arma che nella maggior parte dei paesi occidentali sarebbe illegale detenere. Ma la situazione americana è ben più complessa...

1. NEGLI USA CI SONO PIÙ ARMI CHE PERSONE. Un report del Congressional Research Service afferma che negli Usa circolerebbero 357 milioni di armi da fuoco contro una popolazione di soli 318,9 milioni di persone. Secondo il report, il 20% dei possessori possiede il 65% delle armi.

2. PER FORTUNA, CE NE SONO MENO DEL PASSATO. Secondo ilGeneral Social Survey, uno dei principali sondaggi degli Stati Uniti, nel 2014 il 31% degli americani aveva un'arma da fuoco. Una buona notizia per chi è contrario alla diffusione di armi: la cifra è 17 punti percentuali al di sotto del picco raggiunto nel triennio 1977-1980, quando il 48% degli americani possedeva almeno un'arma. 

3. SECONDO EMENDAMENTO. Ogni qualvolta un politico o un'associazione propongono una legislazione più restrittiva sul possesso di armi da fuoco, politici e le lobby pro armi, come la potenteNational Rifle Association (Nra), si appellano al Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che dice:
Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto.
I suoi critici, tuttavia, fanno notare che si tratta di un articolo adottato il 15 dicembre 1791, in tempi decisamente differenti, con armi molto diverse: allora, moschetti che sparavano al massimo 2 o 3 colpi al minuto; oggi armi automatiche che arrivano a sparare anche 100 colpi al minuto.
4. QUANTO SONO VIOLENTI GLI USA RISPETTO AGLI ALTRI? Lo spiega il grafico qui sotto di Kieran Healy, sociologo presso la Duke University, che mostra i decessi da arma da fuoco negli Stati Uniti (blu) e gli altri paesi sviluppati (rosso). Il gap è evidente, anche se negli ultimi 40 anni, la situazione è decisamente migliorata.

Quanto sono violenti gli Usa rispetto agli altri?

5. ARMI FACILI. In buona parte degli Stati americani chiunque abbia più di 21 anni può acquistare una pistola, mentre i maggiori di 18 anni possono acquistare un fucile o un fucile a canna liscia. Basta presentare un documento di identità: il venditore si limita a registrare i dati e associarli all’arma (ma nelle vendite tra privati la legge è meno restrittiva). Dal 1968, i colpevoli di reati, immigrati clandestini, le persone soggette a ordinanze restrittive, chi fa uso di stupefacenti o particolari farmaci e gli stranieri non possono acquistare o possedere armi.

6. STRAGI. La rivista Mother Jones ha monitorato le stragi 1982 al maggio dello scorso anno. Hanno contato almeno 61 omicidi di massa compiuti con armi da fuoco. Un rapporto del Congressional Research Service pubblicato nel 2013 ha contato invece 78 incidenti con 547 morti.

Allargando la definizione di sparatorie di massa a quelle che coinvolgono almeno 4 persone, si scopre che solo nel 2015, negli Usa ce ne sono state 352.
Un'immagine dal raduno del 2013 della NRA | FABIO CUTTICA
7. SONDAGGI. Secondo la società di sondaggi Gallup, il 47% degli stautnitensi dice di volere leggi più severe sulla vendita di armi da fuoco. Il 38% per cento degli americani vogliono che le leggi rimangano così come sono, e il 14% dichiara di dovrebbero essere resi persino meno rigide.
Nel 2012, dopo la sparatoria scuola a Newtown (Connecticut), la percentuale di chi voleva un inasprimento delle norme sulla vendita e detenzione di armi era del 58%.

8. ALASKA. Lo stato dove le armi sono più diffuse è l'Alaska (più del 60% degli abitanti ne possiede almeno una). Ma i più armati sono gli stati del sud. L'acquirente tipo di un'arma da fuoco è bianco, maschio e interessato a armi da caccia.

9. LOBBY. I possessori di armi sono rappresentati da lobby potenti come NRA, Safari Club International, Gun Owners of America and the National Association for Gun Rights, che ricevono soldi dall'industria della armi. Ma quanto spende la lobby delle armi? Secondo alcune fonti, solo nel 2014 per influenzare le decisioni del congresso i 52 lobbisti, che rappresentano 10 clienti, avrebbero speso oltre 12 milioni di dollari.

10. MITI. Tra i principali produttori di armi da fuoco c'è la Smith and Wesson, una delle più famose e antiche aziende americane: fondata nel 1852, attivissima durante la guerra civile, ha prodotto la famigerata 44 magnum protagonista di un film con Clint Eastwood (Una 44 magnum per l'ispettore Callaghan).

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di