L'hanno chiamata "Airpocalypse" e dall'alto si capisce bene il perché: ecco una foto satellitare dell'inquinamento da allarme rosso che incombe sulla Cina.
Un'immagine da satellite della Cina nordorientale.
In questi giorni le foto di Pechino (Beijing) avvolta da uno spesso e impenetrabile strato di smog: dallo Spazio, la situazione appare ancora più inquietante.
OLTRE OGNI LIMITE. L'immagine qui sopra è stata acquisita dallo strumento VIIRS (Visible Infrared Imaging Radiometer Suite) del satellite Suomi NPP della Nasa il 30 novembre 2015, quando il livello di PM 2.5 - polveri sottili pari a un trentesimo dello spessore di un capello umano - ha raggiunto i 666 microgrammi per metro cubo d'aria. La soglia considerata "sicura" è al di sotto dei 25 microgrammi.
IN TRAPPOLA. L'alone grigio che da Pechino scende verso sudovest è formato da emissioni inquinanti; più in basso, in bianco, uno spesso strato di nuvole e nebbia. Come si vede, la conformazione montuosa della zona non aiuta a dissipare lo smog: la capitale è circondata da alti rilievi ricoperti di neve.
FATTORE METEO. Come spiega la Nasa, situazioni di emergenza smog come quella da "allarme rosso" di questi giorni si verificano più spesso in inverno, durante le inversioni di temperatura, quando strati di aria calda "tappano", come un coperchio, l'aria fredda e inquinata vicino al suolo di valli e conche, impedendole di risalire.
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