Passa ai contenuti principali

Lo smog su Pechino visto dallo Spazio

L'hanno chiamata "Airpocalypse" e dall'alto si capisce bene il perché: ecco una foto satellitare dell'inquinamento da allarme rosso che incombe sulla Cina. 

china_haze
Un'immagine da satellite della Cina nordorientale.
In questi giorni le foto di Pechino (Beijing) avvolta da uno spesso e impenetrabile strato di smog: dallo Spazio, la situazione appare ancora più inquietante.

OLTRE OGNI LIMITE. L'immagine qui sopra è stata acquisita dallo strumento VIIRS (Visible Infrared Imaging Radiometer Suite) del satellite Suomi NPP della Nasa il 30 novembre 2015, quando il livello di PM 2.5 - polveri sottili pari a un trentesimo dello spessore di un capello umano - ha raggiunto i 666 microgrammi per metro cubo d'aria. La soglia considerata "sicura" è al di sotto dei 25 microgrammi.
IN TRAPPOLA. L'alone grigio che da Pechino scende verso sudovest è formato da emissioni inquinanti; più in basso, in bianco, uno spesso strato di nuvole e nebbia. Come si vede, la conformazione montuosa della zona non aiuta a dissipare lo smog: la capitale è circondata da alti rilievi ricoperti di neve.

FATTORE METEO. Come spiega la Nasa, situazioni di emergenza smog come quella da "allarme rosso" di questi giorni si verificano più spesso in inverno, durante le inversioni di temperatura, quando strati di aria calda "tappano", come un coperchio, l'aria fredda e inquinata vicino al suolo di valli e conche, impedendole di risalire.


Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record