I mari sono un elemento fondamentale per l'equilibrio della vita così come la conosciamo e per il benessere dell'umanità: dalla conferenza sul clima di Parigi, la COP21, un appello a proteggere gli oceani anche intervenendo sulle emissioni di gas serra.
Questo universo è "sottomarino" e le sue galassie sono di fito- e nanoplancton.
Oltre alle foreste, dobbiamo preservare gli oceani: è l'appello che arriva dalla conferenza dell'Onu sul clima, la COP21. «Non siamo esseri acquatici, ecco perché abbiamo sempre trascurato i mari. Eppure occupano il 71% della superficie del pianeta e hanno un ruolo fondamentale nella regolazione del clima»: è Ségolène Royal, ministro francese dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, ad aprire il discorso sui mari del nostro pianeta.
«Pochi sanno che il mare assorbe il 93% dell'eccesso del calore liberato dalle attività umane nell'atmosfera. Nell'oceano viene inoltre immagazzinata una grande parte della CO2 (il 26%), uno dei gas responsabili dell'effetto serra e del cambiamento climatico», afferma Lisa Levin, direttrice del Centro di biodiversità marina della Scripps Institution of Oceanography di San Diego (Usa). In pratica, senza i benefici dell'Oceano oggi l'effetto serra sarebbe decisamente più grave: invece di avere un aumento di temperatura di 0,6-0,8 °C rispetto all'era preindustriale (vedi) avremmo probabilmente 20 °C in più.
I benefici degli oceani non finiscono qui. Dal mare, attraverso il fitoplancton, deriva il 50% dell'ossigeno che respiriamo: «Un nostro respiro su due dipende dalle acque del pianeta», sostiene Catherine Chabaud, portavoce della Ocean and Climate Platform 2015, consorzio tra enti di ricerca e associazioni non governative per la tutela dei mari, inaugurato alla COP21.
Proprio a causa dell'aumento della CO2 oggi il mare è minacciato da diversi fattori. «Il riscaldamento globale provoca da una parte lo scioglimento dei ghiacciai, dall'altra un'espansione dell'oceano. Risultato: il livello delle acque aumenta», dice Lisa Levin. «L'Oceano contiene inoltre diversi gas, tra cui l'ossigeno, fondamentale per molti esseri viventi marini. Ma con l'aumento della temperatura dell'oceano il contenuto di ossigeno diminuisce mettendo a rischio gli ecosistemi. L'aumento di CO2 rende le acque più acide e perciò meno ospitali per alcune specie. Alcuni esseri marini devono quindi migrare: se non possono farlo, come accade per coralli e fitoplancton, sono destinati a morire, con conseguenze devastanti per l'ecosistema e, al termine di una lunga catena di eventi, per gli esseri umani, che traggono dal mare parte del loro sostentamento.»
Gli scienziati e le personalità politiche più sensibili presenti a Parigi per la conferenza dell'Onu sul clima l'hanno dunque sottolineato senza giri di parole: insieme alle foreste, gli oceani sono la nostra migliore assicurazione sul futuro.
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