Analisi all'infrarosso del sepolcro del faraone svelerebbero alterazioni termiche forse riconducibili ad ambienti sigillati dietro all'intonaco. Qui potrebbe "riposare" la regina Nefertiti.
La tomba di Tutankhamon, scoperta nel 1922, praticamente inviolata, nella Valle dei Re, a Luxor.
La tomba di Tutankhamon, il "faraone bambino" morto 19enne nel 1323 a.C., potrebbe nascondere un nuovo, importante segreto: analisi all'infrarosso delle sue pareti sembrerebbero evidenziare la presenza di due camere nascoste, una delle quali potrebbe ospitare i resti della regina Nefertiti.
Ad annunciare la scoperta è stato, tre giorni fa, Mamdouh el-Damaty, Ministro delle Antichità egiziano, che ha precisato che ulteriori analisi del sito archeologico occorreranno per confermare l'ipotesi.
SOTTO L'INTONACO. La ricerca è stata condotta in modo non invasivo con la tecnica della termografia ad infrarossi dagli esperti della Facoltà di Ingegneria dell'Università del Cairo e della organizzazione parigina Heritage, Innovation and Preservation che nella zona staconducendo vari studi.
Ad agosto, l'archeologo dell'Università dell'Arizona Nicholas Reevesaveva pubblicato un articolo in cui sosteneva che la tomba di Tutankhamon nascondesse due porte chiuse, intonacate e dipinte: una, che conduce a un magazzino, e una che ospiterebbe la cripta in cui è sepolta Nefertiti, matrigna di Tutankhamon.
Ad agosto, l'archeologo dell'Università dell'Arizona Nicholas Reevesaveva pubblicato un articolo in cui sosteneva che la tomba di Tutankhamon nascondesse due porte chiuse, intonacate e dipinte: una, che conduce a un magazzino, e una che ospiterebbe la cripta in cui è sepolta Nefertiti, matrigna di Tutankhamon.
IN COMPAGNIA. Per verificare questa ipotesi, l'equipe ha misurato per 24 ore la temperatura delle pareti della tomba, rilevando variazioni termiche nel lato nord, forse riconducibili a sacche d'aria nell'intonaco e quindi a camere nascoste. Secondo Reeves la morte improvvisa del re bambino, ancora privo di tombe pronte, avrebbe spinto la sua famiglia a farlo inumare nella tomba della regina morta 7 anni prima e a sigillare poi le pareti per separare i due ambienti.
INDIZI. A sostegno della sua tesi ci sarebbero le dimensioni della tomba di "Tut", più ridotte rispetto agli standard reali (da qui il sospetto che faccia parte di un complesso più ampio) e alcune scene di riti funebri dipinte nel sepolcro: in una figura tradizionalmente associata a Tutankhamon, l'archeologo vedrebbe i lineamenti tipici di Nefertiti.
CONTROVERSIE. Secondo gli archeologi più scettici le camere, ammesse che ci siano, potrebbero contenere i corpi di altri familiari del re; Nefertiti potrebbe invece essere già stata trovata, nel 1898, nella cosiddetta tomba KV35 nella Valle dei Re (per altri lì dentro c'è invece la mummia di Kiya, seconda moglie di Akhenaton e madre di Tutankhamon).
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