Il mondo si mobilita per dire basta a un fenomeno diffuso e troppo spesso silenzioso. Le campagne e le iniziative per un futuro libero da violenze fisiche e psicologiche.
L'arancione è il colore scelto per la campagna a difesa delle donne.
Oggi, 25 novembre, è la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, voluta dalle Nazioni Unite per diffondere la consapevolezza sulle quotidiane forme di violenza commesse sul genere femminile.
I NUMERI DELLA VERGOGNA. Una donna su tre nel mondo ha subito una qualche forma di violenza psicologica, fisica o sessuale, spesso dal partner; 133 milioni di donne e ragazze sono state sottoposte a forme di mutilazione genitale in uno dei 29 paesi di Africa e Medio Oriente dove la pratica è ancora diffusa.
Più di 700 milioni di donne nel mondo sono costrette a sposarsi ancora bambine: tra queste, 250 milioni vengono date in moglie prima di aver compiuto i 15 anni: una consuetudine che porta con sé l'abbandono degli studi, maggiori complicazioni al momento del parto e maggiori probabilità di subire violenze domestiche.
16 GIORNI DI ATTIVISMO. I costi sociali e le conseguenze della violenza sulle donne si trascinano per generazioni. Per provare a interrompere questa catena, la Campagna del Segretario Generale "UNiTE - per porre fine alla violenza sulle donne" ha lanciato l'iniziativa "Orange the World": da oggi fino al 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani, il mondo si tingerà di arancione, un colore scelto per simbolizzare un presente, e un futuro, in cui le donne non debbano più temere forme di violenza.
Del colore della speranza si vestiranno monumenti, piazze e testimonial. Maggiori informazioni sull'iniziativa a questo link (l'hashtag sui social è #orangetheworld).
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