Il MIT ha studiato la dinamica di questo comune gesto, diverso in ogni individuo: i risultati potrebbero aiutare a prevenire epidemie.
Nella video ad alta velocità girato dai ricercatori del MIT si osserva la diffusione delle goccioline di saliva e muco durante uno starnuto.
Alcuni ricercatori di fluidodinamica del MIT hanno studiato come avviene l'espulsione di muco e saliva durante uno starnuto. Il meccanismo, ripreso nel video ad alta velocità qui sopra, potrebbe far luce sulle modalità di diffusione dei virus e fornire strumenti utili per prevenire epidemie.
Starnutire infatti è un riflesso normale: il corpo se ne serve per liberarsi dagli agenti patogeni che lo minacciano. Ma fin dove possono spingersi le sostanze espulse starnutendo, e quali controindicazioni ci sono per l'ambiente circostante?
LE MALATTIE VIAGGIANO CON IL MOCCIO. La ricerca ha rivelato che quando si starnutisce le goccioline di saliva e moccio vengono espulse con forza dalla bocca e dal naso insieme a un gas che le trasporta fino a otto metri di distanza, in ogni direzione. Dato che è nelmuco che si annidano gli eventuali virus presenti nell'organismo, uno starnuto può veicolare una malattia molto lontano e senza particolari sforzi, generando il rischio di epidemia.
AD OGNUNO IL SUO STARNUTO. Ogni persona starnutisce in modo diverso. C'è chi lo fa con una maggiore potenza risultando quindi un "super propagatore" di agenti patogeni, e chi invece lo trattiene limitando i danni.
È compito degli scienziati individuare tutte le variabili di questo processo «a propulsione», come l'ha definito Lydia Bourouiba, direttrice del Fluid Dynamics of Disease Transmission Laboratory, così da poter costruire un modello epidemiologico in grado di prevedere le epidemie.
Nell'attesa, il modo più efficace prevenire il fenomeno rimane anche il più antico: quando starnutisci, metti una mano davanti alla bocca.
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