Passa ai contenuti principali

Il MIT porta alla luce una capsula del tempo. Per sbaglio

Durante i lavori in corso nel campus è stato rinvenuto un cilindro di vetro del 1957 destinato agli uomini del 2957. All'interno una collezione di oggetti tecnologici dell'epoca.

mt
La capsula del tempo del 1957 ritrovata durante i lavori nel campus del MIT
Al MIT di Boston hanno ritrovato una capsula del tempo. Per sbaglio. Nei giorni scorsi, mentre le ruspe scavavano per fare posto alle fondamenta di un nuovo edificio, gli addetti ai lavori hanno trovato un bussolotto, seppellito nel 1957 di fronte al campus. Il reperto contiene alcuni oggetti degli anni '50 e un messaggio: «Per favore, non aprire prima del 2957 d.C.».

RESISTENTE AL PASSARE DEL TEMPO. La capsula, un cilindro di vetro riempito di gas argon per conservarne il contenuto, custodisce una piccola collezione di scoperte tecnologiche dell'epoca. Grazie alla trasparenza del materiale, gli scienziati del MIT hanno potuto osservare gli oggetti all'interno della capsula senza doverla aprire (è loro intenzione riseppelirla).

Tra gli oggetti visibili spiccano una fiala di penicillina sintetica e il Cryotron, un componente elettronico che funziona sfruttando la superconduttività (nel 1957 era considerato un'invenzione rivoluzionaria), oltre a una lettera destinata agli uomini del futuro. 

Sebbene la capsula sia stata realizzata con un vetro speciale, molto resistente, i professori del MIT del 1957 sono stati oltremodo previdenti: all'interno del cilindro hanno inserito un campione di carbonio-14 in modo che gli scienziati del futuro saranno in grado di datare il reperto anche in caso di rottura dell'involucro e di distruzione parziale dei documenti, 
UN'USANZA SENTIMENTALE. Se seppellire capsule del tempo può sembrare una stranezza o un gioco da ragazzini, per il personale del MIT si tratta invece di una tradizione irrinunciabile. «Lo facciamo spesso. Sembra proprio che abbiamo l'impulso di collezionare e la volontà di comunicare con gli uomini del futuro», ha spiegato Deborah Douglas, direttrice delle collezioni del MIT Museum. Infatti,  questa del 1957 non è la prima capsula sepolta (e non sarà nemmeno l'ultima): tuttora si contano almeno altri otto contenitori di questo tipo nascosti nel terreno del campus. 

Riusciremo mai a viaggiare davvero nel tempo? Ve lo raccontiamo in un dossier di 12 pagine nel numero 278 di Focus, in edicola fino al 20 dicembre. Scopri l'anteprima. Focus è anche su iOS - Android - Amazon - Zinio (web). E per non perderti nessun numero abbonati qui.

STATI UNITI DELLE CAPSULE DEL TEMPO. Il ricorso alle capsule del tempo va di gran moda negli Stati Uniti, in tutte le epoche. Meno di un anno fa a Boston, dove si trova peraltro il MIT, era stata ritrovata, aperta e richiusa una capsula del tempo risalente a 220 anni fa. 

La scatola, sepolta nel 1795 da alcuni dei padri fondatori degli Stati Uniti, sotto a una delle prime pietre di costruzione della Boston State House (uno storico edificio cittadino), era stata dissepolta a metà dicembre, durante i lavori per risolvere una perdita d'acqua nel monumento (leggi la notizia).

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ri...

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano ...