In una nuova relazione di trasparenza, Google ha affermato che dal 29 Maggio 2014 ad oggi ha valutato ben 1,2 milioni di URL, e ne ha rimosso il 42%.
Il motore di ricerca afferma che nel momento in cui deve decidere quali risultati di ricerca rimuovere, “Google deve prendere in considerazione i diritti della persona, ma anche l'interesse pubblico del contenuto”, ma la particolarità è dettata dal fatto che la maggior parte degli URL rimossi riguardavano Facebook.
L'azienda, senza entrare nel merito, ha condiviso alcuni esempi di richieste ricevute. E' il caso di un cittadino che è stato condannato per un reato grave, ma la sentenza è stata annullata in appello, il che ha costretto il motore di ricerca a rimuovere tutti quei contenuti relativi al crimine che, di fatto, non è stato commesso. Un utente proveniente dall'Ungheria, invece, non è riuscito ad ottenere lo stesso risultato per una condanna penale vecchia alcuni decenni. Ciò vuol dire che il sistema non è propriamente perfetto.
Il problema più grande, infatti, è quello di trovare l'equilibrio tra informazione e privacy degli utenti, ed è per questo che Google ha scelto di gestire singolarmente ogni richiesta ricevuta che viene presa in esame da avvocati, assistenti legali ed ingegneri.
http://tech.everyeye.it/notizie/google-da-maggio-2014-ad-oggi-ha-valutato-1-2-milioni-di-url-245073.html
Il motore di ricerca afferma che nel momento in cui deve decidere quali risultati di ricerca rimuovere, “Google deve prendere in considerazione i diritti della persona, ma anche l'interesse pubblico del contenuto”, ma la particolarità è dettata dal fatto che la maggior parte degli URL rimossi riguardavano Facebook.
L'azienda, senza entrare nel merito, ha condiviso alcuni esempi di richieste ricevute. E' il caso di un cittadino che è stato condannato per un reato grave, ma la sentenza è stata annullata in appello, il che ha costretto il motore di ricerca a rimuovere tutti quei contenuti relativi al crimine che, di fatto, non è stato commesso. Un utente proveniente dall'Ungheria, invece, non è riuscito ad ottenere lo stesso risultato per una condanna penale vecchia alcuni decenni. Ciò vuol dire che il sistema non è propriamente perfetto.
Il problema più grande, infatti, è quello di trovare l'equilibrio tra informazione e privacy degli utenti, ed è per questo che Google ha scelto di gestire singolarmente ogni richiesta ricevuta che viene presa in esame da avvocati, assistenti legali ed ingegneri.
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