Come ormai noto, nel pomeriggio di domenica il gruppo di hactivisti Anonymous ha dichiarato guerra allo Stato Islamico a seguito degli attentati terroristici che hanno sconvolto Parigi nel weekend. Nonostante la pubblicazione dei primi documenti e dati, però, l'ISIS non ha perso tempo ed ha subito risposto agli hacker.
Secondo quanto raccolto da alcune testate, i gestori di un canale Telegram affiliato ai terroristi hanno etichettato senza mezze misure come “idioti” i ragazzi di Anonymous, ma nonostante ciò hanno dettato delle linee guida per evitare la pubblicazione di informazioni riservate.
“Gli hacker di Anonymous (idioti) ci hanno minacciato attraverso un video in cui affermano che eseguiranno la più grossa operazione di hacking sul nostro Stato Islamico” si legge nella nota, in cui però gli stessi precisano che al momento i web-attivisti sono riusciti semplicemente a crackare gli account Twitter ed alcune email, ma nel comunicato, diffuso sia in lingua araba che inglese per farlo arrivare a quanto più cellule possibili, la domanda è semplice: “che cosa hanno intenzione di hackerare?”.
Inoltre, non mancano le raccomandazioni ed i consigli per coloro che si scambiano informazioni attraverso i siti web affiliati all'ISIS: bisogna cambiare costantemente l'indirizzo IP ed evitare di parlare attraverso Telegram, Twittero altri social network o piattaforme con sconosciuti.
http://tech.everyeye.it/notizie/l-isis-risponde-ad-anonymous-sono-degli-idioti-244181.html
Secondo quanto raccolto da alcune testate, i gestori di un canale Telegram affiliato ai terroristi hanno etichettato senza mezze misure come “idioti” i ragazzi di Anonymous, ma nonostante ciò hanno dettato delle linee guida per evitare la pubblicazione di informazioni riservate.
“Gli hacker di Anonymous (idioti) ci hanno minacciato attraverso un video in cui affermano che eseguiranno la più grossa operazione di hacking sul nostro Stato Islamico” si legge nella nota, in cui però gli stessi precisano che al momento i web-attivisti sono riusciti semplicemente a crackare gli account Twitter ed alcune email, ma nel comunicato, diffuso sia in lingua araba che inglese per farlo arrivare a quanto più cellule possibili, la domanda è semplice: “che cosa hanno intenzione di hackerare?”.
Inoltre, non mancano le raccomandazioni ed i consigli per coloro che si scambiano informazioni attraverso i siti web affiliati all'ISIS: bisogna cambiare costantemente l'indirizzo IP ed evitare di parlare attraverso Telegram, Twittero altri social network o piattaforme con sconosciuti.
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