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Lo "Snoopy" dell'Apollo 10 forse rientrato a Terra

WT1190F, un possibile relitto di una missione lunare, è caduto la mattina del 13 novembre nell'Oceano Indiano. Mai così alta l'attenzione su un pezzo di spazzatura cosmica.

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Il modulo lunare "Snoopy" in orbita intorno al nostro satellite, nel 1969.
(Notizia aggiornata alle ore 7:19 del 13/11/2015)

È rientrato sulla Terra stamattina alle 7:19 ora italiana, WT1190F, il detrito spaziale "perduto", largo circa 3 metri, che gli astronomi stavano monitorando da settimane. Il frammento di spazzatura cosmica ha attraversato l'atmosfera per tuffarsi nell'Oceano Indiano, a meno di un centinaio di km dallo Sri Lanka.

BENTORNATO, SNOOPY. Secondo gli scienziati dell'INAF-Osservatorio astronomico di Bologna, che hanno studiato il detrito con il telescopio Cassini di Loiano, sull'Appennino tosco-emiliano, WT1190F potrebbe non essere un oggetto celeste qualunque ma una nostra vecchia conoscenza: il colore aranciato, le sue dimensioni e la forma a tamburo fanno pensare al modulo lunare della missione Apollo 10 (soprannominato "Snoopy" in onore del personaggio dei Peanuts), che era stato sparato in orbita solare al termine del suo compito e del quale, dal 1969, si erano perse le tracce. Per la conferma ufficiale di ESA e NASA sulla reale identità dell'oggetto occorrerà attendere ancora qualche tempo.

È la prima volta che la traiettoria di uno "scarto" cosmico  viene prevista con buona precisione: un'opportunità scientifica unica per studiarne l'ingresso in atmosfera e studiare le procedure di sicurezza attivate dai Near Earth Objects.

Un'immagine sgranata di WT1190F catturata dal telescopio di 2,2 m dell'Università delle Hawaii. La sigla - ironia dei ricercatori - è un acronimo molto utilizzato su web e che in italiano potrebbe suonare come la versione scurrile di "ma che cavolo?". | ESA/B. BOLIN/R. JEDICKE/M. MICHELI
BECCATO! WT1190F ha viaggiato inosservato in un'orbita ellittica che arrivava ben al di là di quella lunare fino ai primi di ottobre, quando è stato individuato dai ricercatori del Catalina Sky Survey, un programma che va a caccia di comete e asteroidi la cui traiettoria si avvicini all'orbita terrestre.

All'inizio si sapeva molto poco sul misterioso oggetto celeste, ma incrociando questi dati con quelli di ulteriori osservazioni compiute nel 2012 e nel 2013 e ignorate finora, si è cominciato a costruire l'identikit del proiettile celeste.

CIMELIO STORICO? La sua orbita - che si allungava per una distanza pari a due volte quella che separa la Terra dalla Luna - sembrava indicare un oggetto cavo a bassa densità: forse un residuo dello stadio di un razzo o di un pannello solare di una recente missione lunare; o forse, un piccolo ricordo risalente all'era delle missioni Apollo.
Individuare oggetti simili in un'orbita vicina è molto raro. Finora, ne sono stati rintracciati una ventina, tutti in orbite distanti, ed è impossibile dire quanti ce ne siano intorno alla Terra, o quanti siano stati distrutti per influsso del Sole o della Luna.

OCCASIONE RARA. Parte di WT1190F si è disintegrata in atmosfera, senza danni per i terrestri. Nel frattempo, speciali navi e aerei attrezzati per questo tipo di osservazioni ne hanno analizzato le informazioni spettrali. A differenza degli asteroidi near Earth, i detriti spaziali non sono ancora sufficientemente monitorati.

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