Passa ai contenuti principali

Il gemello di Venere che fa gola agli astronomi

A un "soffio" dalla Terra un esopianeta roccioso capace di trattenere la propria atmosfera: un buon candidato per future e dettagliate osservazioni.

venuslike
GJ 1132b e la sua stella in una illustrazione artistica.
Un'altra Venere, più calda ed esterna al Sistema Solare, è stata individuata a 39 anni luce da noi. L'esopianeta roccioso, GJ 1132b, ha un diametro simile a quelli di Terra e Venere (14.800 km contro i 12.700 km terrestri e i 12.100 km venusiani) ed è tre volte più vicino di qualunque altro esopianeta terrestre osservato finora.

SOMIGLIANZE. Orbita a 2,3 milioni di km dalla sua stella - una nana rossa molto meno calda e brillante del Sole - e ha una temperatura compresa tra i 120 e i 320 °C. Troppo alta per ospitare vita, ma abbastanza bassa da permettere che i gas della sua atmosfera non sfuggano alla gravità del pianeta. Per la sua temperatura, taglia e composizione, l'atmosfera di GJ 1132b potrebbe essere simile a quella di Venere.

CANDIDATO. Zach Berta-Thompson, autore della scoperta pubblicata su Nature, spera che la poca distanza dalla Terra permetta di osservare l'atmosfera dell'esopianeta con i telescopi di nuova generazione, come il James Webb Space Telescope. Le stelle di classe M come quella intorno a cui orbita il pianeta sono estremamente comuni nella nostra galassia e la maggior parte di esse ospita pianeti rocciosi. Quelli scoperti finora erano però troppo lontani per consentire osservazioni atmosferiche.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di