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L’acqua della Terra è (quasi) tutta terrestre

Una nuova ricerca avanza l’ipotesi che l’acqua del nostro pianeta non sia arrivata né da comete, né da asteroidi, ma era già presente quando la Terra si formò.

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Il nostro pianeta è composto per circa due terzi da acqua. Da dove arriva?
Siamo il “pianeta blu” e lo si capisce bene dallo spazio. Non è stato sempre così, ma adesso, quel colore è dovuto alla presenza dell’acqua che ricopre la Terra per circa due terzi. Da dove proviene tutta quest’acqua?
Si sono fatte molte ipotesi. Una delle prime voleva che il pianeta fosse nato con poca "acqua di proprietà" e che questa fosse stata portata dalle comete. Ossia corpi simili agli asteroidi, che si pensava fossero molto più ricchi d'acqua (ghiaccio) di come le conosciamo oggi. Ma a parte la quantità d'acqua che trasportano, sono stati gli studi sulla concentrazione degli isotopi dell'idrogeno a mettere in dubbio l'ipotesi.

Gli isotopi di un elemento sono atomi con lo stesso numero di protoni, ma diverso numero di neutroni: il rapporto tra idrogeno (un solo protone) e deuterio (idrogeno con un protone e un neutrone) che forma la molecola dell’acqua delle comete è diverso dal medesimo rapporto dell’acqua terrestre. Il ruolo delle comete era dunque già stato ridimensionato, mentre si affermava l'idea che la maggior parte della nostra acqua fosse arrivata con gli asteroidi.

Eruzioni come quella del vulcano islandese Holuhraun portano in superficie magmi molto profondi, che permettono di conoscere caratteristiche della Terra primordiale. | ARCTIC IMAGES/ALAMY
L’ACQUA DELLE LAVE. Ma ecco adesso una nuova ricerca che ridimensiona anche il ruolo degli asteroidi come portatori d’acqua: sembra infatti che la Terra ne avesse già in gran quantità, fin dall'inizio.

Lo studio, condotto da Lydia Hallis, dell’università di Glasgow (GB), è stato pubblicato su Science. Spiega la ricercatrice: «Abbiamo analizzato rocce vulcaniche provenienti dall’Isola di Baffin, nell’Artico, le quali hanno portato alla luce magmi molto profondi e primordiali, ossia originatisi quando la Terra era molto giovane. All’interno di queste rocce si sono conservate bolle con tracce d’acqua di tempi remotissimi. Analizzando il rapporto isotopico dell’idrogeno si è visto che non corrisponde a quello dell’acqua degli asteroidi».

L’unica alternativa, dunque, è che la Terra abbia raccolto acqua dalla nebulosa primordiale quando si è formata, 4,5 miliardi di anni fa.

L'acqua della Terra, secondo la nuova ipotesi, sarebbe stata intrappolata nelle polveri che hanno poi formato la Terra. | NASA

ASTEROIDI FUORI GIOCO? La nuova ipotesi ha un punto debole: quell’acqua non sarebbe potuta esistere nello spazio attorno al Sole, dov'è nata la Terra, perché troppo caldo. A questa obiezione i ricercatori rispondono che l’acqua potrebbe essere stata intrappolata nella polvere cosmica che diede vita agli aggregati che, unendosi tra loro, portarono alla formazione del nostro pianeta.
Se le cose sono andate in questo modo per la Terra, molti altri pianeti nell'Universo possono essere ricchi di acqua
Non tutti sono pronti ad archiviare l’idea della relazione forte tra asteroidi e acqua. Spiega Conel Alexander, della Carnegie Insitution for Science di Washington (Usa): «È difficile non pensare che gli asteroidi portarono comunque dell’acqua sul nostro pianeta, anche perché sembra certo che essi riversarono sulla Terra carbonio, azoto e vari gas che insieme all’acqua sono presenti al loro interno».

La ricerca di Hallys aggiunge dunque uno scenario, ma è presto per affermare che è la risposta definitiva (o unica) alla questione della formazione dell'acqua sul nostro pianeta.

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