Con il giorno più lungo dell'anno inizia oggi l'estate astronomica: ecco a cosa dobbiamo queste lunghe ore di luce, e quali sono i riti che ruotano intorno a questo evento.
Il misterioso complesso di Stonehenge è disposto in modo che i raggi del Sole, all'alba del solstizio d’estate, cadano su un blocco di pietra disposto al centro.
Il solstizio d'estate è arrivato. Nel pomeriggio di oggi, 21 giugno, alle 16:38, avrà ufficialmente inizio l'estate astronomica nell'emisfero settentrionale (in quello australe inizierà invece l'inverno).
In astronomia il solstizio è il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo cammino apparente lungo l'eclittica, il punto di declinazione massima o minima (massima, nel caso del solstizio d'estate). Il Sole culmina cioè allo zenit, nel punto più alto rispetto all'orizzonte del suo percorso annuale.
IL GIORNO PIÙ LUNGO. Per l'emisfero boreale - il nostro - il solstizio d'estate è il giorno più lungo dell'anno: da domani in poi, le giornate, che finora sono andate progressivamente allungandosi, inizieranno ad accorciarsi, fino al solstizio d'inverno, che cadrà quest'anno il 22 dicembre alle 04:48.
Anche Google festeggia il solstizio d'estate con un divertente Doodle.
ANTICHI RITI. Ma Google non è il primo a festeggiare questo evento astronomico, che ricordiamo in Italia si verifica il 20 o il 21 giugno e nel quale le ore di luce sono al loro massimo (mentre nel solstizio d'inverno sono al loro minimo). Fin dall'antichità, infatti, solstizio ed equinozi (quando iniziano autunno e primavera) sono gli eventi astronomici più facilmente osservabili e sono sempre stati festeggiati.
In antichità, infatti, per determinare la durata dell'anno, il modo più semplice era individuare l'istante del solstizio, d'estate o d'inverno, piantando un bastone per terra. Quando l'ombra del bastone, a mezzogiorno, raggiungeva la sua minima lunghezza, era il solstizio d'estate: il tempo trascorso tra un solstizio e il successivo, rappresentava l'anno.
In antichità, infatti, per determinare la durata dell'anno, il modo più semplice era individuare l'istante del solstizio, d'estate o d'inverno, piantando un bastone per terra. Quando l'ombra del bastone, a mezzogiorno, raggiungeva la sua minima lunghezza, era il solstizio d'estate: il tempo trascorso tra un solstizio e il successivo, rappresentava l'anno.
FESTE PAGANE. Il solstizio d'estate però era anche il giorno dell'anno in cui la luce solare dura di più e vince sulla notte e sull'ombra. Per questo motivo, nelle religioni pagane di tutto il mondo, soprattutto quelle più vicine ai Poli, questo giorno viene festeggiato con riti particolari. In Lettonia, per esempio, i seguaci di un'antica religione dell'Età del Bronzo celebrano l'arrivo dell'estate con fuochi e bagni sacri: siamo andati ad assistere a questi riti, guarda il video.
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