L'Australia si è sempre rivelato un paese ostico per i videogiocatori ma durante gli ultimi mesi la situazione è decisamente peggiorata; dallo scorso marzo infatti il dipartimento del procuratore generale ha deciso di non classificare oltre 200 titoli.
A titolo puramente informativo, dal 1994 al 2014 sono stati solo 50 i videogiochi a cui non è stata assegnata una fascia di età consigliata al pubblico (e che quindi sono stati banditi dal mercato australiano). Il paese famoso per i canguri ha recentemente adottato un nuovo sistema per la valutazione dei contenuti inseriti nei giochi (International Age Rating Coalition) il quale dovrebbe far fronte all'enorme numero di titoli dedicati al mercato mobile che vengono pubblicati ogni giorno e che necessitano di un'ingente mole di lavoro per capire se sono adatti alla vendita. L'australia è un territorio noto per la censura che in passato ha bandito titoli videoludici del calibro di Hotline Miami 2e Mortal Kombat (2011), ed ha costretto a eliminare alcune scene da Saints Row 3.
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