Se vi piace camminare avete un motivo in più per farlo. Se non vi piace, forse questo vi farà cambiare idea.
Camminare diminuirebbe il rischio di andare incontro a problemi di memoria.
Sembra che una semplice passeggiata aiuti a fissare i concetti nella mente perché potenzia la materia grigia. Una ricerca dell’Università di Pittsburgh (Usa), che ha registrato per quattro anni le distanze percorse in una settimana da 299 persone non affette da demenza. Nove anni più tardi, gli scienziati hanno raccolto le scansioni del cervello dei partecipanti per misurarne le dimensioni: in coloro che hanno percorso da 6 a 9 chilometri il volume della materia grigia è risultato maggiore rispetto a quello di coloro che hanno camminato di meno.
PREVENZIONE. Dopo altri 4 anni i partecipanti sono stati sottoposti a test per determinare se avessero sviluppato deterioramento cognitivo o demenza, cosa che era accaduta a 116 partecipanti. E i ricercatori hanno scoperto che in coloro che camminavano di più il rischio di andare incontro a problemi di memoria era dimezzato. I risultati della ricerca incoraggerebbero quindi a praticare esercizio fisico per prevenire demenza e morbo di Alzheimer, dato che il volume del cervello si riduce con l’età.
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