La conformazione del volto dei primati divertiti è molto simile a quella umana, sia che si tratti di una sonora risata, sia nei sogghigni silenziosi. Il nostro modo di ridere avrebbe radici comuni molto antiche.
Separati alla nascita.
"Faccia da scimmia" non è un insulto, ma una grande verità: soprattutto se state ridendo. Uomo e scimpanzé condividono le stesse macroscopiche espressioni facciali quando scoppiano in una risata, sia sonora sia silenziosa. Lo dimostra uno studio dell'Università di Portsmouth pubblicato su PLoS ONE.
CON O SENZA "AUDIO". «Gli esseri umani hanno l'elasticità di mostrare il loro sorriso sia che stiano parlando o ridendo rumorosamente, sia in caso contrario» spiega Marina Davila-Ross, del Centro di Psicologia Comparativa ed Evoluzionistica dell'ateneo.
«Questa abilità di utilizzare in modo flessibile le espressioni facciali ci permette di comunicare in modo più versatile ed esplicito. Ma finora non sapevamo che anche gli scimpanzé sanno produrre smorfie positive libere da espressioni vocali».
RISATE PER LA SCIENZA. I ricercatori hanno filmato i giochi di 46 scimpanzé maschi e femmine tra i 2 e i 35 anni di età ospiti del Chimfunshi Wildlife Orphanage, in Zambia. Hanno poi analizzato i video con un sistema di codifica delle più piccole espressioni facciali degli scimpanzé basato sulla conoscenza dei loro muscoli facciali, chiamato ChimpFACS.
In 1270 situazioni, gli scimpanzé hanno mostrato la classica "bocca aperta" da risata: 44 scimpanzé hanno prodotto 697 risate sonore, 41 primati hanno sfoggiato 573 risate silenziose.
RADICE COMUNE. Lo studio ha rivelato che quando ridono, con o senza suono, gli scimpanzé mostrano 14 prevalenti configurazioni del volto, talmente simili a quelle umane da far ipotizzare che questo tipo di sorriso debba aver avuto origine dall'espressione positiva di un comune antenato, molto prima della nascita del genere umano.
NON TUTTE UGUALI. Certo, tra la nostra risata e quella dei "cugini" rimangono alcune differenze visibili. Per esempio, le "zampe di gallina" che si formano quando alziamo gli zigomi: un'espressione che gli scimpanzé mostrano di rado, ma che gli esseri umani fanno spesso (ha anche un nome: Sorriso Duchenne, dal nome del neurologo francese che lo studiò), e che si pensa abbia un impatto positivo sull'ascoltatore.
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