Uno dei più antichi resti Sapiens europei rivela tracce di parenti Neanderthal nelle 4-6 generazioni precedenti: la prova che ci incrociammo con questa popolazione anche dopo l'uscita dal Medio Oriente e la diffusione in Europa.
Più vicini di quanto si credesse.
Uno dei primi uomini moderni di cui si abbia traccia in Europa vantava stretti parenti Neanderthal tra i suoi avi.
L'analisi genetica della mandibola di un Homo Sapiens vissuto in Romania tra i 42 mila e i 37 mila anni fa ha rivelato la presenza di un antenato Neanderthal (forse il padre del trisavolo) nelle 4-6 generazioni precedenti.
FINO ALL'ULTIMO. La scoperta annunciata il mese scorso al meetingBiology of Genomes di New York, e appena pubblicata su Nature, suggerisce che uomini e Neanderthal abbiano continuato a incrociarsi anche in Europa fino a poco prima della scomparsa definitiva dei Neanderthal, avvenuta intorno ai 40 mila anni fa.
I risultati dello studio dell'Harvard Medical School di Boston, Massachusetts e del Max Planck Institute in Germania, mettono in dubbio l'ipotesi diffusa che umani e Neanderthal si fossero incontrati soltanto in Medio Oriente, durante l'uscita dei Sapiens dal continente africano, tra i 50 e i 60 mila anni fa.
UNA PARTE IMPORTANTE. Qiaomei Fu, ricercatore e autore dello studio, stima che sia di tipo Neanderthal una porzione di genoma compresa tra il 6 e il 9% dell'intero materiale genetico della mandibola.
EVIDENZE VISIBILI. L'analisi, resa complessa dal deterioramento del DNA del fossile, conferma i dati che emergono dall'osservazione diretta del reperto, che mostra accanto a tratti Sapiens, alcune caratteristiche tipicamente Neanderthal, come denti del giudizio molto più grandi di quelli dei Sapiens.
«L'analisi della mandibola ci dice che umani e Neanderthal si incrociarono non solo in Medio Oriente, ma anche in Europa» commenta Fu. «Fatto interessante, l'uomo di Oase sembra non aver lasciato eredi diretti nell'Europa moderna. Può essere che facesse parte di una delle prime migrazioni di Sapiens diretti in Europa che interagirono strettamente con i Neanderthal, per poi estinguersi».
DIFFICILE DA RAGGIUNGERE. La mandibola, soprannominata "Oase 1", era stata rinvenuta nel 2002 da un gruppo di speleologi nella grotta di Peștera cu Oase, in Romania, accessibile soltanto attraverso l'immersione in un fiume sotterraneo.
Oggi si stima che gli uomini moderni che non hanno antenati africani nel loro albero genealogico vantino nel proprio codice genetico una fetta di DNA Neanderthal pari al 2% del totale.
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