Passa ai contenuti principali

L'autostrada elettrica del Nevada

Una strada progettata per i veicoli elettrici: è l'investimento di uno Stato che, anche grazie a Tesla Motors, ha scommesso sul futuro dell'auto ecologica.

cor_42-33968691


Negli Stati Uniti il futuro dell'
auto elettrica passerà per Las Vegas: lo stato federato del Nevada sta rimettendo a nuovo la strada statale U.S. Route 95, trasformandola in una moderno tragitto per veicoli ecologici.


AUTOSTRADA ELETTRICA. Entro novembre la ribattezzata Nevada Electric Highway sarà fornita di cinque stazioni di ricarica, che permetteranno di attraversare a bordo di un'auto elettrica il tratto desertico che collega, tra le altre, Las Vegas e Reno, le due città più popolose del Nevada.

In ogni stazione sarà disponibile un sistema di ricarica tradizionale, che richiederà alcune ore per colmare il fabbisogno energetico della batteria. In aggiunta verrà installato il cosiddetto DC Fast Charger, che in meno di un'ora rimetterà in pista le auto dotate di un apparato compatibile. Il costo base per ogni singola "colonnina" è stimato intorno ai 6mila dollari.


UN DESTINO LEGATO A TESLA. In Nevada i veicoli elettrici registrati sono solo 1400, e tuttavia, sparsi per lo Stato, sono già presenti circa 150 punti di ricarica. La scommessa del governatore Brian Sandoval, spalleggiato dall'azienda pubblica NV Energy, è però ben ponderata: nelle vicinanze di Reno, Tesla sta infatti terminando di costruireGigafactory, la fabbrica di batterie agli ioni di litio più grande al mondo.

Realizzata in collaborazione con Panasonic, Gigafactor inizierà la produzione di celle nel 2017, raggiungendo la piena capacità (prevista in 35 gigawattora) nel 2020. Il progetto del magnate Elon Muskpromette di essere a impatto zero, dato che la fabbrica verrà alimentata da fonti di energia rinnovabili.

VAI ALLA GALLERY (15 FOTO) ecologica.


Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di