Il Senato australiano ha approvato la controversa legge che permette al governo di bloccare i siti web ospitati all'esterno che distribuiscono materiale pirata.
Il blocco però potrà avvenire solo dopo che gli studi cinematografici e musicali, o titolari di diritti d'autore presentano denuncia in tribunale federale a causa della condivisione illegale di materiale protetto da copyright.
I fornitori di servizi non sono particolarmente soddisfatti dal risultato della votazione, soprattutto perchè non è ancora chiaro chi pagherà il conto per i costi connessi al blocco dei siti. Le società avevano dalla loro diversi alleati nella battaglia contro il disegno di legge, tra cui anche il partito verde. La colazione però evidentemente non ha fatto abbastanza.
Uno dei maggiori punti citati dagli oppositori del disegno di legge è rappresentato dalla mancanza di definizioni e misure per prevenire gli abusi ed a quanto pare non sono chiari nemmeno i termini della legge.
In molti hanno avanzato anche delle preoccupazioni in merito all'utilizzo che farà il governo di questa norma: secondo molti l'esecutivo potrebbe anche decidere di bloccare siti web molto famosi comeDropbox.
I fornitori di servizi non sono particolarmente soddisfatti dal risultato della votazione, soprattutto perchè non è ancora chiaro chi pagherà il conto per i costi connessi al blocco dei siti. Le società avevano dalla loro diversi alleati nella battaglia contro il disegno di legge, tra cui anche il partito verde. La colazione però evidentemente non ha fatto abbastanza.
Uno dei maggiori punti citati dagli oppositori del disegno di legge è rappresentato dalla mancanza di definizioni e misure per prevenire gli abusi ed a quanto pare non sono chiari nemmeno i termini della legge.
In molti hanno avanzato anche delle preoccupazioni in merito all'utilizzo che farà il governo di questa norma: secondo molti l'esecutivo potrebbe anche decidere di bloccare siti web molto famosi comeDropbox.
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