Passa ai contenuti principali

100 nuove specie nelle acque delle Filippine

Trovate in una fascia di mare pressoché inesplorata da uomo e robot. La notizia arriva in concomitanza alla conferma che siamo ufficialmente entrati nell'era della sesta estinzione di massa.

filippine
Uno dei sub della California Academy of Sciences preleva specie ittiche da studiare con una speciale camera di decompressione.
I bassi fondali marini sono meta delle incursioni dei sub, e gli abissi oceanici stanno iniziando ora a rivelare i propri tesori sommersi grazie all'esplorazione dei robot. Ma esiste una regione di oceani intermedia, compresa tra i 45 e i 150 metri, dove l'uomo non si spinge, e che i robot abissali tendono a "snobbare".

In quest'area di mare, soprannominata Twilight Zone i ricercatori dellaCalifornia Academy of Sciences hanno individuato 100 nuove specie di creature marine mai descritte prima.

MAI RAGGIUNTA PRIMA. La scoperta è avvenuta al largo delle coste delle Filippine, nel cosiddetto Coral Triangle, un'area di mare compresa tra Indonesia, Malesia e Filippine che si estende fino alla Papua Nuova Guinea. «Hanno camminato più persone sulla Luna di quante abbiano mai esplorato la Twilight Zone» dice Steven Bedard, tra gli autori della ricerca.

SPECIALI ACCORTEZZE. Sub esperti si sono calati nella zona grigia usando un equipaggiamento che filtrava l'ossigeno dalle esalazioni di anidride carbonica dei loro respiri; i sub hanno usato anche speciali camere di decompressione per preservare le specie da studiare nel passaggio tra le profondità in cui abitavano alla superficie.

Il Coral Triangle, un'area di mare compresa tra Indonesia, Malesia e Filippine, dove sonos tate trovate le nuove specie. | WIKI/CC

ALLEGRA BRIGATA. Tra i "nuovi" arrivati figurano ricci e lumache di mare, nudibranchi dai colori sgargianti, cirripedi (un tipo di crostaceo), 15 specie di pesci e ascidie (organismi filtratori dal corpo globoso) blu brillanti.

RISCHIO SCOMPARSA. La scoperta di tante forme di vita sconosciute arriva in contemporanea all'annuncio dei risultati di una ricerca inquietante per le specie animali che già conosciamo, e che non tuteliamo come dovremmo. In base a uno studio dell'Università di Stanford, siamo ufficialmente entrati nell'era della sesta estinzione di massa, la più grave dopo quella che ha portato all'estinzione dei dinosauri, 65 milioni di anni fa.

NUMERI DA BRIVIDI. I ricercatori hanno confrontato i ritmi di sparizione delle specie di vertebrati recentemente dichiarati estinti con quelli con cui sono scomparsi in passato. Hanno concluso che mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci si stanno estinguendo in tempi dalle 114 volte più rapidi rispetto al passato. A fronte delle fisiologiche 9 estinzioni che avremmo dovuto aspettarci dal 1900, ne abbiamo registrato 468, e rischiano di sparire il 41% di tutte le specie di anfibi e il 26% di quelle di mammiferi.

RESPONSABILITÀ. Una differenza rispetto alle ultime grandi estinzioni c'è. Oggi, la prima causa della scomparsa di specie animali è l'uomo, che rischia di cadere vittima dei suoi stessi errori. Inquinamento atmosferico, pesticidi, deforestazione e urbanizzazione stanno cancellando anche specie essenziali per la sopravvivenza umana, come gli insetti impollinatori.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record