Passa ai contenuti principali

L'agnello-medusa Ogm venduto per errore

E mangiato da un ignaro consumatore. È accaduto in Francia, forse per una disputa all'interno di un autorevole istituto di ricerca. Si cercano i responsabili anche se - precisano gli esperti - non ci sono rischi per la salute umana.

alamy_lambs
Tutti uguali, apparentemente.
Un agnello nato con un gene di medusa nel DNA è stato fatto uscire dal laboratorio di uno stimato istituto di ricerca francese, ed è finito per errore nel piatto di qualche inconsapevole consumatore.

La brutta storia che sta scuotendo l'opinione pubblica d'Oltralpe, tradizionalmente sensibile al tema degli Ogm, risale alla fine di ottobre 2014, ma è stata resa nota solo il 23 giugno mediante un comunicatodallo stesso ente coinvolto, l'Istituto Nazionale per la Ricerca Agronomica (INRA).

All'origine dell'incidente, sul quale è stata aperta un'inchiesta, ci sarebbe forse una lite tra due ricercatori che lavoravano con l'animale, un agnello femmina di nome Rubis.

L'ANTEFATTO. Il DNA della madre dell'animale, chiamata Emeraude, era stato geneticamente modificato per accogliere una proteina a fluorescenza verde (Green fluorescent protein, GFP): una proteina espressa dalla medusa Aequorea victoria, e utilizzata negli esperimenti di biologia cellulare, che - se colpita da una radiazione di una specifica lunghezza d'onda - emette un bagliore verde fluorescente.

"ERRORE" UMANO. L'agnello, Rubis, è nato con la stessa mutazione genetica nella primavera 2014. Doveva essere usato a scopi di ricerca (in particolare, serviva da modello animale per uno studio sulle funzioni cardiache umane), ma è stato probabilmente mischiato ad altri agnelli non Ogm e mandato al macello lo scorso autunno.

NESSUN PERICOLO. La proteina non presenta alcuna tossicità, come si legge nel comunicato dell'INRA. Il consumo della carne «non comporta rischi per la salute del consumatore» precisa Benoît Malpaux, presidente dell'istituto. Che ha aggiunto: «Siamo certi che siano stati commessi atti individuali inaccettabili, seguiti da una catena di errori di responsabilità all'interno della gerarchia».
GIALLO SCIENTIFICO. Il sospetto è che un ricercatore abbia firmato, di nascosto dal suo superiore, un documento per mandare l'animale al macello. E che il suo capo, scoperto l'accaduto, non l'abbia immediatamente riferito a chi di dovere. Fatto sta che la carne di Rubis è finita sul tavolo di un ignaro consumatore della zona centrale di Parigi. L'agnello "Si è trovato da solo nel piatto! Chi l'ha mangiato? Nessuno lo sa", strillava martedì il quotidiano Le Parisien
PIOVE SUL BAGNATO. La Francia è tra i principali oppositori europei al commercio di Ogm. La vendita di prodotti geneticamente modificati destinati al consumo umano è stata vietata negli anni duemila, e il Paese ha chiesto all'UE che ogni stato membro possa decidere in autonomia di bloccare l'uso dei 19 prodotti Ogm il cui importo e commercializzazione sono stati approvati ad aprile dalla Commissione Europea.

Sulla questione Ogm, e sulla loro sicurezza o presunta pericolosità, vi rimandiamo a questo articolo.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record