Muovere una pallina senza toccarla, con il solo aiuto del suono; direttamente dalla fantascienza l'ologramma acustico che batte la gravità (ma per utilizzi chirurgici).
Una rete di microamplificatori genera onde sonore capaci di sostenere un oggetto.
Una delle più affascinanti tecnologie fantascientifiche irrompe nel mondo reale: è ora possibile afferrare, sollevare e muovere piccoli oggetti con il solo ausilio del suono. Un team di ricercatori britannici e spagnoli ha realizzato il primo raggio traente a ultrasuoni comandabile da 30-40 cm di distanza, una tecnica che potrebbe avere applicazioni rivoluzionarie nel campo della microchirurgia. Il lavoro è stato descritto su Nature Communications.
MA ALLORA... LEVITA! La tecnologia sviluppata da fisici e ingegneri dell'Università pubblica della Navarra a Pamplona (Spagna), delle Università di Bristol e del Sussex si basa su ologrammi di onde ultrasoniche ad alta intensità. In pratica, un oggetto situato in una regione "tranquilla" di spazio può essere tenuto sospeso, se circondato da campi di onde sonore che lo sostengono, sconfiggendo per alcuni istanti la gravità.
SOSTEGNO. I ricercatori hanno programmato 64 amplificatori in miniatura per emettere onde sonore ad alta frequenza e intensità, che formassero configurazioni capaci di tenere sul posto, muovere o ruotare piccole biglie di polistirene (un polimero molto leggero) di 3 mm di diametro.
In particolare hanno creato "gabbie" sonore 3D a forma di dita o pinzetta, vortice o bottiglia. Così come gli ologrammi tradizionali sono il risultato di onde luminose interferenti, quelli sonori sono dati dall'interferenza tra onde sonore.
PROGRESSI. A differenza di quanto tentato in precedenza, la tecnica funziona anche da un lato solo e non richiede che l'oggetto sia completamente circondato da amplificatori, un'eventualità che limiterebbe molto le possibili applicazioni.
CHIRURGIA. Poiché le onde sonore viaggiano attraverso il corpo, il dispositivo potrebbe servire a intervenire in modo non invasivo all'interno dell'organismo, per esempio spostando calcoli o coaguli, o indirizzando un farmaco solamente sul target desiderato. Ma potrebbe in futuro essere impiegato anche nel trasporto - per ora, a peso limitato - di sostanze pericolose da maneggiare.
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