Passa ai contenuti principali

E se la bomba di Hiroshima cadesse su Milano?

Una mappa interattiva permette di simulare e quantificare gli effetti dello sgancio di una bomba atomica su un punto qualsiasi del pianeta. Per riflettere e non dimenticare. 

screenshot2015-08-27at22.30.55
NukeMap permette di simulare gli effetti dello sgancio di una bomba nucleare su un punto qualsiasi del pianeta.
Quali effetti potrebbe avere una bomba atomica come quella che colpì Hiroshima il 6 agosto di 70 anni fa, se fosse sganciata oggi su Milano, su Roma o su una qualunque altra città del pianeta?

MAPPA NUCLEARE. Per permetterci di comprendere a fondo la devastazione che può provocare un simile evento esiste NukeMap, una applicazione per il web che permette di bombardare virtualmente un punto qualsiasi della Terra e vedere su una GoogleMap l’effetto che fa, in termini di numero di morti, ampiezza dell'area rasa al suolo dalla detonazione e area di caduta dell’eventuale fallout radioattivo.

Il simulatore permette di scegliere diversi tipi bomba atomica ma anche di selezionare una specifica potenza in kilotoni (un kilotone indica l'energia liberata dall'esplosione di una quantità di tritolo pari a mille tonnellate), l’altezza dell’esplosione e altre variabili.

Giocando con la app si scopre che se la bomba di Hiroshima fosse sganciata oggi sul Duomo di Milano raderebbe al suolo l’intero centro storico della città fino alla circonvallazione interna, provocherebbe ustioni di terzo grado in un raggio di 1,2 km (dal Parco Sempione a Corso Lodi e da Porta Ticinese a Corso Buonos Aires) e si lascerebbe alle spalle 82.000 morti e oltre 250.000 feriti.

LA MADRE DI TUTTE LE BOMBE. Il progetto è stato realizzato da Alex Wellerstein, professore di storia della scienza presso lo Stevens Institute of Technology, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema delle armi nucleari.

Ciò che fa paura è scoprire che Tsar, una bomba sovietica da 100 Mt e la più potente mai progettata, potrebbe radere al suolo un’area grande quasi come la Toscana, provocare 250.000 vittime e più di 1.100.000 feriti.

 

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di