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All'ONU si mangiano i rifiuti

In attesa della conferenza sul clima di Parigi, ai leader mondiali è stato servito un pranzo a base di scarti alimentari.

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Lo spreco alimentare è il terzo elemento inquinante del pianeta, dopo Cina e Usa.
Niente ostriche e champagne sulla tavola del quartier generale dell'Onu: solo spazzatura. È quello che è successo domenica, quando ai leader mondiali è stato servito un pasto a base di "rifiuti", per promuovere il tema dello spreco alimentare. Il presidente francese Hollande e quello peruviano Ollanta Humala hanno infatti organizzato un conviviale incontro per iniziare a discutere dei temi che saranno al centro della conferenza di Parigi sul clima.


LA FORZA DELLO SPRECO... «Più di un terzo del cibo prodotto nel mondo finisce nella spazzatura». E ancora: «Se lo spreco alimentare fosse una nazione sarebbe il terzo più grande produttore di gas serra».

È con queste frasi scritte sul menu del pranzo che i capi di stato hanno assaporato hamburger fatti di polpa di verdura scartata dalla grande distribuzione, patatine fritte realizzate con mais destinato al bestiame, insalata condita con liquido di ceci in scatola e tante altre prelibatezze cucinate dagli chef Dan Barber e Sam Kass (il cuoco della Casa Bianca). Ecco il messaggio (in inglese) apparso sul profilo Twitter delle Nazioni Unite.

SCARTI E RISCALDAMENTO GLOBALE. Lo scarto alimentare contribuisce al riscaldamento globale senza risolvere il problema della fame nel mondo. Si stima infatti che il 28% della superficie agricola del pianeta produca cibo che viene perso o sprecato, producendo uninquinamento equivalente a 3,3 miliardi di tonnellate di CO2. «L'obiettivo a lungo termine è eliminare lo spreco: per farlo non hai bisogno di usare mille parole, è più efficace cucinare a questi leader un delizioso pasto che li motiverà a diffondere il messaggio», ha dichiarato Kass.

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