Flavio Manzoni, capo responsabile del design del Cavallino Rampante, ha disegnato un'astronave che assomiglia a una macchina di Formula 1. Il concept è però destinato a rimanere un esperimento di design.
La Ferrari UFO disegnata da Flavio Manzoni.
Viaggiare nello spazio a bordo di una Ferrari... È solamente un sogno? Intanto, per adesso Flavio Manzoni, capo responsabile del design delCavallino Rampante, ha dato forma alla fantasia disegnando un prototipo di navicella che trasforma per un istante Maranello in una novella Area 51. Non a caso il veicolo futuristico è stato ribattezzato Ferrari UFO.
AUTO O DISCO VOLANTE? Il progetto è nato per gioco, ispirato dalla passione che Manzoni ha sempre nutrito per la fantascienza, in particolare per alcuni grandi classici come 2001: Odissea nello spazio. Nessun vincolo ingegneristico, ma solo tanta voglia di osare e stupire, buttando un occhio alle stelle e uno ai bolidi di casa Ferrari. E così gli schizzi iniziali a matita hanno preso via via sempre più corpo, trovando una forma compiuta nei modelli 3D di Guillaume Vasseur e nei rendering realizzati con Guglielmo Galliano.
DESIGN DA F1. Lucida, elegante, aggressiva e totalmente libera dai vincoli tecnici che richiederebbe, ad esempio, un progetto aerospazialetargato Nasa. Probabilemente il concept di Flavio Manzoni non si tradurrà mai in una navicella per uso turistico, ma questo non ha impedito al suo ufo di attirare l'attenzione dei media di mezzo mondo.
Un modello di LaFerrari, la supersportiva ad alimentazione ibrida da cui trae ispirazione l'astronave di Manzoni.
Le linee sfuggenti e sottili dell'astronave presentano dei tratti in comune con alcuni elementi de LaFerrari, la supersportiva ad alimentazione ibrida presentata al salone dell'automobile di Ginevra nel 2013, la cui carrozzeria avveniristica è stata curata proprio da Manzoni. Le similitudini riguardano in particolar modo la pianta aerodinamica che converge in un muso aggressivo da veicolo di Formula 1.
UNA FANTASIA, MA CON STILE. «Ho cercato di immaginare qualcosa che possa volare in futuro, dal momento che a terra ci sarà a disposizione sempre meno spazio», ha detto Manzoni, «e mi sono concentrato sulla creazione di un mezzo diverso dai miei sogni dell'infanzia, quando pensavo che la macchina del futuro sarebbe scivolata su un cuscinetto d'aria.»
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