Le ferrovie australiane inaugurano un dispositivo elettronico in grado di incastrare i graffitari che danneggiano i treni dei pendolari. Obiettivo: risparmiare ogni anno decine di milioni di dollari.
La tecnologia fermerà i writers? In Australia ci stanno provando con il naso elettronico.
Nel 2014 i contribuenti australiani hanno sborsato l’equivalente di 30 milioni di euro per ripulire i treni dei pendolari di Sidney dalle tag e dagli scarabocchi dei writers, i teppisti armati di pennarello e vernice spray che si divertono a imbrattare i vagoni di treni e metropolitane.
Per contrastare questo sgradevole e costoso fenomeno l’Australian Department of Transport ha deciso di far scendere in campo la tecnologia e ha equipaggiato i propri treni con degli speciali nasi elettronici in grado di rilevare l'odore della bombolette dei graffitari.
SENZA SCAMPO. Il dispositivo viene attivato dall'aerosol emesso dalla vernice. Immediatamente accende una telecamera a circuito chiuso che registra la bravata dei teppisti e fa partire una chiamata automatica verso la più vicina stazione di polizia, trasmettendo tutte le informazioni utili per l’identificazione del treno sul quale sta avvenendo il fattaccio: per esempio l’ora, la linea e la fermata.
In questo modo le forze dell’ordine dovrebbero essere in grado di cogliere i teppisti sul fatto e fargliela pagare, nel vero senso della parola.
La sperimentazione dei nasi elettronici, ribattezzati mouse trap cioè trappola per topi, è già partita e nei primi giorni di utilizzo ha già incastrato una trentina di writers. Sidney Trains non ha fatto sapere quanti dispositivi ha intenzione di installare nè su quali treni, ma ha solo detto che li utilizzerà a pioggia per cercare di contenere l’antipatico fenomeno dei danneggiamenti.
Chissà che anche le nostre ferrovie non prendano spunto dall’operato dei colleghi australiani.
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