Un team di ricercatori americani sta mettendo a punto un processo per recuperare i metalli preziosi intrappolati nei rifiuti biosolidi che si trovano nelle fognature. Sì, avete capito bene...
Le fogne sono una vera miniera d’oro, ma anche d’argento, palladio, vanadio e altri metalli preziosi per l’industria. Nel vero senso della parola. Lo sostiene Kathleen Smith, ricercatrice presso lo US Geological Survey (USGS), nel suo intervento all' ultimo convegno dell'American Chemical Society.
Secondo Smith il recupero di queste sostanze da un lato permetterebbe di approvigionarsi di materie prime a basso costo, dall'altro permeterrebbe di ripulire i liquami da tutti quei metalli che ne rendono impossibile il completo riciclo come fertilizzanti.
COME TI RICICLO LA FOGNA. Dai calcoli dei ricercatori ogni anno finiscono nelle fogne degli Stati Uniti circa 7 milioni di tonnellate di rifiuti solidi. Di queste solo la metà viene recuperata come fertilizzante: il resto viene incenerito o sepolto nelle discariche.
Secondo Smith il recupero di queste sostanze da un lato permetterebbe di approvigionarsi di materie prime a basso costo, dall'altro permeterrebbe di ripulire i liquami da tutti quei metalli che ne rendono impossibile il completo riciclo come fertilizzanti.
COME TI RICICLO LA FOGNA. Dai calcoli dei ricercatori ogni anno finiscono nelle fogne degli Stati Uniti circa 7 milioni di tonnellate di rifiuti solidi. Di queste solo la metà viene recuperata come fertilizzante: il resto viene incenerito o sepolto nelle discariche.
Particelle d'oro e di piombo nei rifiuti biosolidi recuperati dalle fogne di una cittadina americana. | USGS DENVER MICROBEAM LABORATORY
Ma da dove provengono i metalli preziosi che secondo la scienziata potrebbero essere recuperati dai liquami? «I metalli sono dappertutto, spesso sotto forma di nanoparticelle: nei detergenti, nei prodotti per la cura dei capelli e persino nelle "calze" utilizzate negli scarichi per evitare la formazione dei cattivi odori». Obiettivo di Smith e dei suoi colleghi è quello di identificare puntualmente questi metalli così da poterli recuperare e rendere la parte solida dei rifiuti di fogna completamente riciclabile come concime organico.
FOGNE GREEN. I ricercatori pensano di estrarre i metalli dai rifiuti facendo ricorso alle tecnologie chimiche utilizzate nell’industria mineraria per separarli dalla roccia. Questi metodi, spesso accusati di essere pericolosi per l’ambiente, secondo Smith possono essere impiegati senza rischi in ambienti controllati per recuperare rame, alluminio, vanadio e altre sostanze preziose per l’industria elettronica.
AFFARI D'ORO. I ricercatori hanno già estratto particelle di oro, argento e platino dai rifiuti biosolidi in quantità tali da renderne conveniente l’estrazione. Nello studio che è stato presentato al congresso, i ricercatori hanno misurato campioni di acque reflue ogni mese per 8 anni. Il risultato è che in 1 kg di fanghi fognari sono contenuti 0,4 mg di oro, 28mg di argento, 638mg di rame e 49mg di vanadio.
Ma formulare un principio generale è difficile e occorre valutare attentamente ogni singolo caso. Per questo motivo i ricercatori hanno effettuato dei campionamenti nelle fogne di grandi città e di piccole comunità rurali, per analizzare la ricchezza e la sostenibilità economica di questa nuova caccia all’oro.
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