Non è chiaro dove si trovino i resti del navigatore. Ancora oggi Spagna e Repubblica Dominicana se li contendono.
Cristoforo Colombo sulla Santa Maria nel 1492, dipinto di Emanuel Leutze.
Non si sa con certezza dove sia sepolto Cristoforo Colombo, in quanto sostengono di custodirne i resti sia la città spagnola di Siviglia sia l’isola caraibica di Hispaniola.
Alla sua morte, nel 1509, l’esploratore fu sepolto in Spagna, nella città di Villadolid, ma per rispettarne le ultime volontà nel 1537 fu portato sull’isola di Hispaniola, nei Caraibi, allora colonia iberica. Fin qui tutte le cronache sembrano concordare.
Quando però nel 1795 la Francia assunse il controllo di Hispaniola, sembra che i resti del navigatore siano stati spostati a Cuba, dove sarebbero rimasti fino all’inizio della guerra ispano-americana, per tornare infine in Spagna nel 1877, a Siviglia.
CONTESE. La Repubblica Dominicana sostiene invece che il corpo non sia mai stato trasferito da Hispaniola, e porta a testimonianza il ritrovamento di una cassa nella Cattedrale di Santo Domingo con l’iscrizione “resti del glorioso ed eminente Cristobal Colon”. Nel 2006 è stata effettuata l’analisi del Dna sulle ossa di Siviglia, che ha rivelato corrispondenza con quelle del fratello Diego. Ma la Repubblica Dominicana ne ha contestato la validità, chiedendo un confronto, non ancora eseguito, anche con quelle conservate a Hispaniola.
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