Passa ai contenuti principali

Perché il suono dell'acqua ci fa scappare la pipì?

Si tratta di un il riflesso condizionato, che ci fa correre in bagno per avere un senso di appagamento.

A volte basta aprire il rubinetto del lavandino. Pochi secondi e il rumore dell'acqua a corrente ci suggerisce che è tempo di svuotare la vescica.
Secondo gli psicologi e molti urologi, si tratta di un riflesso condizionato. Siamo infatti abituati sin da piccoli ad associare lo scrosciare dello sciacquone all'atto di fare pipì.

Per spiegare cosa accade nella nostra testa occorre scomodare gli esperimenti sui cani condotti dal fisiologo russo Ivan Pavlov, lo scopritore del riflesso condizionato, detto anche riflesso pavloviano.

IL CANE DI PAVLOV. Nel corso dei suoi studi sui processi digestivi, che gli valsero il premio Nobel per la medicina nel 1904, Pavlov dimostrò che era possibile far venire "l'acquolina in bocca" a un cane attraverso un segnale che favorisse il ricordo del cibo vero e proprio. Pavlov aveva notato che la produzione di saliva nei cani da lui utilizzati in alcuni esperimenti aumentava puntualmente a mezzogiorno, quando questi sentivano il suono delle campane di Pietroburgo, che preannunciavano il pasto. L’associazione tra lo scampanio e la presentazione del cibo aveva appunto creato un riflesso condizionato: proprio l’acquolina in bocca. Tali osservazioni servirono a dimostrare che il cervello controlla anche i comportamenti fisiologici e non solo quelli sociali.
STATO DI APPAGAMENTO. Pavlov era convinto che questo meccanismo automatico e inconscio fosse valido anche per gli uomini, ritenendolo alla base di molte reazioni istintive. Identificare lo scroscio di un ruscello o della pioggia con quello della pipì potrebbe quindi essere un riflesso pavloviano: l'acqua che scorre fa affiorare il ricordo dello sciacquone e il senso di sollievo e liberazione che segue lo svuotamento della vescica. E dunque... ci scappa.

Nella lettura scientifica non esistono approfondimenti in materia, ma diversi psicologi e urologi ritengono si tratti di un'ipotesi molto convincente. Negli anni '70, ad esempio, un ospedale di New York sperimentò con successo un "catetere audio", ovvero un registratore con cuffie e audiocassetta, su cui erano registrati i suoni dello sciacgenerati dall'acqua, per stimolare i soggetti con problemi alla prostata.
LA TEORIA DEL BRADIPO. Esistono però anche spiegazioni più ardite, che vanno alla ricerca delle radici antropologiche di questo comportamento. È stato per esempio osservato che i bradipi della foresta amazzonica attendono le piogge per fare i loro bisogni, permettendo così all’acqua di lavare le tracce odorose del loro passaggio e riducendo il rumore prodotto dall’urina. Questi animali che vivono sugli alberi, infatti, si spostano così lentamente che una volta individuati diventano una facile preda. Una strategia simile potrebbe essere stata adottata anche dai nostri antenati ominidi, e la memoria ancestrale di questa associazione tra pioggia e urina sarebbe alla base del nostro riflesso condizionato.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sbriciolare quel record