Passa ai contenuti principali

Un nuovo pianeta simile alla Terra, ma caldo come l'inferno

Un nuovo pianeta scoperto nel sistema di Alpha Centauri, a 4,3 anni luce dalla Terra. Forse è roccioso, ma di sicuro è un inferno.

Il pianeta ruota attorno alla stella B del gruppo Alpha Centauri, a 4,3 anni luce dal Sole.

Sono circa 2000 gli esopianeti pianeti identificati fino ad oggi. Per alcuni sono necessarie ulteriori conferme, ma se volessimo raggiungerne uno... qual è il più vicino? Ebbene, se verrà confermata la recente scoperta, il pianeta extrasolare più prossimo alla Terra si trova attorno ad Alpha Centauri, la stella più vicina al Sole.

C’È O NON C’È? A 4,3 anni luce dalla Terra, Alpha Centauri è un sistema composto da tre stelle. Nel 2012 un gruppo di astronomi ha annunciato la scoperta di un pianeta, Alpha Centauri Bb, che orbiterebbe attorno alla stella con dimensioni intermedie tra le tre. Si disse che il pianeta doveva essere solo leggermente più grande della Terra, e roccioso come il nostro pianeta. Nel 2013 però la scoperta venne messa in discussione. «Da quel momento», ha dichiarato Brice-Oliver Demony, giovane astrofisico oggi ricercatore all’Università di Cambridge, «l’opinione degli astronomi sull’esistenza di Bb era equamente divisa tra sostenitori e scettici.»
Il pianeta da poco scoperto ruota attorno ad Alpha Centauri B, la stella del gruppo di 3 con dimensioni intermedie.

UN AIUTO DA HUBBLE. Per cercare una risposta Demory ha utilizzato il telescopio Hubble, il più potente telescopio spaziale oggi in uso, purtroppo senza riuscire a ottenere risultati definitivi. In compenso, grazie a Hubble ha trovato un altro pianeta con dimensioni più o meno simili alla Terra.

Il sistema usato dagli astronomi nel 2012 si basava sullo studio delle piccole oscillazioni che un pianeta produce, a causa della forza di gravità, sulla stella attorno a cui ruota. Demory invece ha utilizzato la tecnica della variazione di luce mostrata da una stella al passaggio del pianeta. Secondo la ricerca originaria il pianeta Bb impiega 3 giorni per ruotare attorno ad Alpha Centauri B. Demory ha osservato la stella nel 2013 e nel 2014 per un totale di 40 ore: nel 2013 ha rilevato il passaggio di un oggetto, anche se con un ritmo diverso da quello previsto, ma nel 2014 non ha rilevato alcuna traccia.
Ciò non vuol dire che Bb non ci sia, ma solo che, se esiste, potrebbe non essere possibile osservarlo (sempre) da Terra perché si trova su un piano diverso rispetto a noi.
Il Sole (Sun nella ricostruzione artistica) come verrebbe visto da un osservatore attorno ad Alpha Centauri.

LA TRACCIA FANTASMA  Che cosa ha visto Demory nel 2013? L’unica risposta, dopo avere eliminato altre possibilità, è che ci sia un altro pianeta con caratteristiche simili alla Terra (almeno per dimensioni), che ruota attorno alla stella con un periodo superiore ai 20 giorni. In altre parole, attorno ad Alpha Centauri B potrebbero esserci almeno 2 pianeti simili alla Terra.
INFERNO. Verrebbe voglia di organizzare una spedizione, anche solo "robotica", per esplorare quei mondi. Ma se da un lato avrebbe un grande valore scientifico, non c’è da sperare in forme di vita alphaniana: quei pianeti, infatti, hanno probabilmente temperature che si aggirano attorno ai 1.800 °C, troppo per qualsiasi forma di vita a noi nota. Ma Demory non si arrende: se esistono quei 2 pianeti, potrebbero essercene anche altri, più lontani dalle rispettive stelle e forse adatti a sostenere la vita.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di