Passa ai contenuti principali

Samsung e il televisore spione: cosa c'è di vero?

È vero che le Smart TV ascoltano le nostre conversazioni? E come fanno? E perchè lo fanno? Tutto quello che c'è da sapere per guardare la TV in santa pace. 

SmartTV: tu la guardi, lei ti ascolta.

Silenzio. I televisori Samsung ci spiano. O, meglio, ci ascoltano. E a rivelarlo è la stessa Samung che sul suo sito dedicato alle smart TVpubblica per intero la propria politica sulla privacy.

In particolare, nel paragrafo dove si parla della funzionalità di riconoscimento vocale di cui sono dotati gli apparecchi si legge "Siete pregati di tenere presente che se le vostre parole pronunciate [di fronte al televisore n.d.r.] includono informazioni personali o altre informazioni sensibili, tali informazioni faranno parte dei dati catturati e trasmessi [dall'apparecchio] a terzi tramite il vostro uso del Riconoscimento Vocale".

Mass media e fan della teoria del complotto si sono subito scatenati: ma come? La TV registra ciò che dico nel mio salotto? E chi è che ascolta?

Negli ultimi due giorni molti media e fan delle teorie del complotto si sono scatenati, ipotizzando scenari da 1984 di Orwell o una nuova versione al plasma del caso Snowden. Ma che cosa c'è di vero? Che cosa fanno esattamente queste TV? Facciamo un po' d'ordine.

INTELLIGENTE COME UNA TV. Le smartTV di Samsung sono televisori di ultima generazione che offrono agli utenti la possibilità di collegarsi a Internet, navigare sul web e scaricare applicazioni da un'apposito app store. In modo del tutto simile a smartphone e tablet, questi apparecchi sono dotati del controllo vocale: l'utente può cioè eseguire alcuni comandi parlando con la TV invece che utilizzare il telecomando. Come funziona questo sistema?

ORECCHIO CATODICO. Quando l'utente impartisce un comando vocale all'apparecchio, la sua voce viene raccolta da un microfono e inviata via Internet ai server di Samsung. Qui potenti algoritmi software analizzano il messaggio, lo interpretano e inviano la relativa risposta, sempre via Internet, al televisore che si comporta di conseguenza, per esempio cambiando canale. Il funzionamento è esattamente lo stesso degli assistenti vocali presenti negli iPhone (Siri) e nei telefonini Android.

Ovviamente, se mentre impartiamo i comandi alla TV parliamo anche dei fatti nostri, tutto ciò che diciamo viene captato dall’apparecchio e inviato verso i server di Samsung. Queste parole, frasi eccetera non vengono interpretate come comandi, ma vengono comunque analizzate.

DIMMI COSA DICI... Secondo quanto si legge nel testo sulla privacy che accompagna i televisori, Samsung si riserva il diritto di registrare e trasmettere tutte queste parole (comandi vocali e conversazioni di contorno) a una società esterna che potrebbe anche convertire il parlato in testo scritto.

L’obiettivo dell’azienda è quello di analizzare il modo in cui gli utenti utilizzano il controllo vocale delle TV per affinarlo e renderlo sempre più preciso. Insomma, insieme a “alza il volume” o “cambia canale” Samsung potrebbe analizzare anche "alza tanto il volume" per rispondere in modo più puntuale. Ma potrebbe anche registrare i commenti sul Festival di Sanremo che stiamo facendo o il giudizio sull'ultima puntata di House of Cards. Ma anche un litigio coniugale, una conversazione tra medico e paziente, o altre frasi che dovrebbero rimanere private.
NIENTE PANICO. È bene sottolineare che perché questo accada la funzione di riconoscimento vocale deve essere attivatadall’utente e  la smart TV deve essere connessa a Internet. L’utente, come si legge nelle istruzioni dei televisori Samsung, può comunque disabilitare quando vuole la raccolta dei dati relativi al riconoscimento vocale dalle impostazioni dell'apparecchio (anche se in questo modo non potrà più utilizzare la funzionalità in maniera interattiva).

Insomma, che Samsung registri una gran mole di informazioni insieme ai comandi vocali che controllano la TV è un dato di fatto, ma non è il caso di farsi predere dal panico. Anche se qualche rischio c’è.

SICURI CHE SIA SICURO? In caso di falle di sicurezza nel software della TV qualcuno potrebbe effettivamente intrufolarsi nel microfono del nostro apparecchio e ascoltare quello che diciamo tra le mura di casa, dell'ufficio, della sala riunioni o di qualunque altro luogo dove sia l'apparecchio. Una possibilità che, va detto, sussiste anche col telefonino, il tablet o il computer con cui state leggendo questo articolo.

E poi c’è il tema della pubblicità: Samsung, ascoltando le conversazioni che avvengono davanti alle sue TV, potrebbe decidere di proporre agli ignari spettatori gli spot ai quali potrebbero essere più sensibili. Una coppia sta parlando di avere un figlio? Ecco una bel carosello su pappe&pannolini. Due amici discutono di auto? Arriva lo spot dell’ultima fuoriserie. Insomma, un po’ quello che succede con Google Adwords, che per ogni nostra ricerca, nelle pagine dei risultati, ci propone pubblicità in tema con ciò che abbiamo cercato.

LE SOLUZIONI. Godersi in santa pace una TV di ultima generazione è comunque possibile: come abbiamo detto basta disabilitare le funzioni di riconoscimento vocale (alcuni comandi base potranno essere utilizzati comunque), oppure collegare l'apparecchio a Internet utilizzando una connessione filtrata che impedisca le comunicazioni con i server indesiderati o indesiderabili.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ri...

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano ...