Una piccola liana assale e uccide i rifugi delle vespe parassite: un complesso incrocio ecologico.
Le galle della vespa crescono su una foglia di quercia: sono attaccate da una liana parassita che succhia il loro interno.
Molti insetti producono sulle foglie degli alberi delle formazioni che si chiamano galle: sono veri e propri tumori dei tessuti vegetali, dalle forme più varie, provocati dalle punture degli insetti. Li producono, in particolare, minuscole vespe: all’interno delle galle crescono le loro uova, protette dai nemici esterni e nutrite dalla linfa e dai tessuti vegetali della stessa galla. Scott Egan, del dipartimento di bioscienze della Rice University (Texas), ha scoperto in Florida una liana che si nutre degli insetti nelle galle, agendo in pratica come parassita del parassita: la descrizione del lavoro è pubblicata su Current biology(qui l'articolo, in inglese).
La liana, la Cassytha filiformis, è un parassita obbligato ‒ non fa cioè la fotosintesi ‒ e copre con una rete di piccoli steli gli esemplari di una quercia locale (Quercus geminata).
COME ALIEN. La C. filiformis non attacca però solo la quercia: va invece attivamente alla ricerca delle galle prodotte dalla vespina Belonocnema treatae. Quando le trova, le avvolge e vi introduce estroflessioni simili a piccole radici, chiamate austori, con le quali estrae i succhi nutritivi - lasciando infine il corpo mummificato della vespa all’interno.
«È una pianta parassita che attacca un insetto parassita all'interno di un altro ospite, che condividono», commenta Scott Egan: «è un'interazione ecologica molto intricata, un nuovo aspetto della natura che non era stato notato in precedenza e che potrebbe offrire indizi sui metodi per controllare i parassiti agricoli.»
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