Quello che si avvicina di più al modello che usiamo noi oggi si è diffuso nel Medioevo ai tempi delle Crociate ed è stato copiato direttamente dagli Arabi.
Non abbiamo il nome del suo inventore e comunque il brevetto sarebbe scaduto. I modelli più antichi di materasso, ritrovati in Sudafrica nella caverna di Sibudu, sono infatti datati a circa 77 mila anni fa.
Niente a che vedere però con quelli che usiamo noi oggi: erano giacigli preparati con foglie di piante locali. E dietro c’era un bel lavoro, poiché erano alti qualche centimetro e formati da diversi strati che a loro volta erano costituiti da altri strati ancora più sottili, rendendo il tutto più morbido.
IMBOTTITI. Per l’ imbottitura venivano usate piante acquatiche, come falasco e giunco, e piante cespugliose, come la Cryptocarya woodii. Quest’ultima ha anche una proprietà particolarmente interessante per chi non vuole essere disturbato nel sonno: tiene lontani gli insetti.
L’analisi al microscopio ha rivelato, inoltre, che i “materassi” venivano cambiati periodicamente.
Così sono funzionate le cose per secoli, fino a quando, nel Medioevo, dalla cultura araba è arrivata un'altra moda: quella di dormire appoggiati con tutto il corpo su grandi e morbidi cuscinoni.
SONNO DEI CROCIATI. La stessa parola materasso sembra derivi dall'arabo مطرح ("matrah") e significa "gettarsi" e/o "posarsi su" ed è entrata nel nostro vocabolario durante le Crociate, quando molti cavalieri (ma non solo) partirono alla conquista di Gerusalemme e altri "luoghi santi".
La nuova moda, pur non soppiantando del tutto quella del pagliericcio (materasso imbottito di paglia) si diffuse a macchia d'olio. E con essa nacque anche una professione, quella dei materassai (o molto più spesso delle materassaie): persone che sostituivano almeno una volta all'anno le imbottiture di questi enormi sacchi riempiti di lana o crine di animale.
DOLCE DORMIRE... Il contenuto era poi lavato, fatto asciugare e cardato per poter essere nuovamente inserito. A partire dall'800 si sperimentarono però molte altre tecniche per imbottire i materassi. Un medico scozzese ad esempio, Sir James Paget (1814-99), testò con successo il materasso ad acqua per curare le piaghe da decubito di alcuni malati.
Un secolo dopo nel 1928 un inventore e chirurgo scozzese John Boyd Dunlop (1840-1921) - fondatore anche dell'omonima società di pneumatici - inventò invece il materasso di lattice prendendo una lastra di lattice e rivestendola con una fodera. E fu una piccola rivoluzione: il nuovo giaciglio permetteva infatti di adattarsi alle curve del corpo, riducendo inoltre di molto la formazione di polvere al suo interno.
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