Per rendere indimenticabile una vacanza sono utili i suggerimenti di chi ha viaggiato nello spazio, sperimentando la necessità di razionalizzare energie, bagagli... ed emozioni.
Valigie leggere, checklist, atteggiamento aperto e osservare tutto con attenzione: ecco come si comporta il viaggiatore perfetto secondo gli astronauti.
Siete tra i fortunati che devono ancora andare in vacanza? Allora vi potranno tornare certamente utili alcuni suggerimenti provenienti da una fonte davvero autorevole... La rivista americana Travel & Leisureha infatti chiesto ad alcuni famosi astronauti il segreto del viaggio perfetto. Come renderlo un’esperienza indimenticabile, anche se non stiamo andando sulla Luna? Come fare i bagagli? Cosa aspettarsi dal viaggio? I consigli raccolti, a dirla tutta, non si scostano troppo da quelli dettati semplicemente dal buon senso; ma sapere che provengono da chi ha viaggiato nello spazio, con la necessità di razionalizzare energie, bagagli e risorse, può essere un motivo in più per prenderli in considerazione alla vigilia di una partenza.
"PRESTATE ATTENZIONE A CIÒ CHE VI CIRCONDA." L’astronauta veterana Nicole Stott, ha compiuto due voli spaziali e passato 104 giorni della sua vita tra Space Shuttle e Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Come altri astronauti che, anche a distanza di anni e dopo aver ripetuto l'esperienza, descrivono la visione della Terra dallo spazio sempre con la stessa meraviglia, Nicole Stott è convinta che il segreto di un viaggio indimenticabile sia prestare attenzione a ciò che ci circonda.
«Nello spazio, puoi guardare fuori dall’oblò e vedere la Terra», spiega. «All'inizio volevo vedere cose familiari, come la Florida, dove sono cresciuta. Ma presto la Florida è diventata solo una parte del pianeta più grande».
Stott si è trovata a 400 km di altitudine sopra la Terra, ma si dice convinta che sia necessario percorrere tutta questa distanza per ottenere una vista unica su un pezzo di mondo. Meglio concentrarsi su ciò abbiamo davanti. Stott non nasconde la delusione quando vede i suoi vicini di poltrona in aereo mettersi guardare un film, a lavorare o a dormire. «È importante essere svegli, vivere il viaggio», spiega, "e lasciarsi sorprendere da ciò che vedete e sentite lungo il cammino».
"ABBIATE UN ATTEGGIAMENTO APERTO." Charlie Walker, tre missioni sullo Space Shuttle al suo attivo, dà un suggerimento in apparenza scontato, ma troppo spesso sottovalutato: «Siate aperti a ciò che vi circonda, e cercate di essere mentalmente pronti a qualsiasi cosa e a reagire in modo calmo». Come dire: non lasciate - se possibile! - che un imprevisto possa rovinarvi la vacanze.
"FATE LA VOSTRA PARTE." Il suggerimento in questo caso proviene da Jay Honeycutt, ex direttore del Centro spaziale John F. Kennedy della NASA. Gli anni in cui ha osservato gli astronauti allenarsi per i viaggi nello spazio, gli hanno insegnato soprattutto una cosa: i viaggiatori di successo sono quelli che si sentono a proprio agio con tutti i tipi di persone e che sono disposti a dare il loro contributo quando è necessario. «Imparate a farvi carico della giusta parte del lavoro necessario per rendere il viaggio migliore e sicuro».
"USATE LE LISTE!" Fate liste con le cose da fare prima di partire e durante il viaggio. A suggerirlo è Frederick "Rick" Hauck, ex astronauta della NASA che ha pilotato e comandato più volte lo Space Shuttle: «Ci sono molte cose al mondo che verrebbero fatte meglio se solo le persone avessero l’abitudine di fare checklist (elenchi). Personalmente ne faccio una ogni volta che viaggio».
"PENSATECI, PRIMA DI INFILARE IN VALIGIA." Ancora Charles Walker sottolinea l'importanza, per chi viaggia, di "pensare a cosa servirà davvero" e di prendere in considerazione ciò che potremmo trovare tranquillamente a destinazione.«Sia il volume sia il pesosono fondamentali per i viaggi nello spazio ma anche per quelli terrestri», continua Walker: «Per questo mi assicuro di fare valigie leggere». A questo consiglio sui "bagagli al minimo" fa eco Nicole Scott, con una riflessione: «In una missione di tre mesi nello spazio ho avuto a disposizione un paio di pantaloni e mi è bastato!».
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