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Guerra del Vietnam: un brillamento solare fa esplodere decine di mine marine

È stato definitivamente chiarito un episodio avvenuto durante la guerra del Vietnam, quando esplosero decine di mine marine senza apparente ragione.

solarcomparison
L'astrofotografo Philippe Tosi ha catturato un'eruzione solare nel pieno della sua potenza: in alto a destra, il paragone con le dimensioni della Terra. Vedi anche: 15 fatti che rimettono l'Universo in prospettiva.
Guerra del Vietnam, 4 agosto 1972: l'equipaggio di un aereo della US Task Force 77 in volo sopra un'area di mare - in prossimità di Hon La, in Vietnam - che era stata minata dalla Marina Militare degli Stati Uniti, osservò una serie di esplosioni in un arco di tempo molto breve, circa 30 secondi: 20, forse anche 30 mine esplosero in rapida successione, come se qualcuno le avesse attivate da remoto. I piloti dell'aereo in volo riferirono anche che vicino alle esplosioni osservate c'erano ampie macchie di fango sull'acqua, a testimonianza del fatto che poco prima dovevano essersi verificate altre esplosioni.

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Una mina marina magnetica di prossimità esplode al passaggio ravvicinato di una nave: questa, infatti, altera il campo magnetico terrestre in modo impercettibile ma sufficiente a innescare l'esplosione.
Le potenti mine di prossimità erano state seminate durante la Operation Pocket Money, una campagna di minamento dei mari avviata nel 1972 davanti ai principali porti del Vietnam del Nord. Fin da subito si disse che non vi era alcuna spiegazione per l'accaduto, anche perché dalle tante verifiche non risultavano difetti di costruzione, e così il tutto rimase avvolto nel mistero.

Finché, recentemente, gli esperti non hanno iniziato a interrogarsi su di una curiosa ipotesi: l'intensa attività solare di quei giorni poteva essere stata la causa di ciò che accadde?

LA GUERRA DEL DIO SOLE. L'ipotesi ha cominciato a prendere corpo da quando il rapporto della Marina degli Stati Uniti è stato desecretato (era "top secret"), ciò che ha permesso di studiare gli avvenimenti - scoprendo, tra l'altro, che il 15 agosto dello stesso anno l'ammiraglio Bernard Clarey, l'allora Comandante in Capo della Flotta del Pacifico degli Stati Uniti, si era già posto la questione esattamente negli stessi termini.

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Una gigantesca esplosione solare. Ecco anche un altro "interessante" interrogativo... Che cosa accadrà alla morte del Sole? | ESA

L'esplosione di quel tipo di mina di prossimità è innescata da un'influenza magnetica, come quella causata dal passaggio ravvicinato di una grossa nave. Gli effetti di un'oscillazione magnetica prodotta da un'eruzione solare erano stati trascurati, ma, va detto, all'epoca c'era poca consapevolezza di quanto potesse essere violento un flare solare.

L'ammiraglio Clarey aveva però messo in relazione l'evento con una serie di osservazioni: i primi di agosto del 1972 si erano visti in cielo gli effetti di una delle attività solari più intense mai registrate. Una regione di macchie solari, poi indicata come MR11976, aveva scatenato una serie di intensi brillamenti che fecero arrivare sulla Terra una enorme quantità di particelle cariche elettricamente.


NON SOLO MINE. Uno studio recente pubblicato su AGU100 sostiene che la tempesta solare del 1972 avrebbe avuto l'intensità sufficiente per innescare le mine deposte in mare. Tra l'altro, proprio quel giorno si ebbero numerose segnalazioni in tutto il Nord America di interruzioni di corrente e di linee del telegrafo. Stando ai ricercatori la causa fu il brillamento che si verificò alle 6:21 del 4 agosto 1972, classificato di classe X su una scala di cinque indicatori (nell'ordine: A, B, C, M, X), dove ogni classe indica una potenza (in Watt per metro quadrato) 10 volte superiore alla precedente: in altre parole, si trattò di un evento di potenza spaventosa - che ci racconta quanto l'attività solare possa influire sulle attività dell'uomo, in guerra e in pace.

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