Passa ai contenuti principali

Ötzi potrebbe aver beneficiato di un "sistema sanitario" ben collaudato

Ötzi non era il ritratto della salute, ma molti indizi trovati sopra e all'interno del suo corpo fanno pensare fosse seguito e curato nel migliore dei modi possibili per l'epoca, 5.300 anni fa.

icemen
Anche Ötzi andava dal medico?

Prima di morire, gravemente ferito da una freccia, Ötzi aveva già alcuni acciacchi di salute: denti malandati, una brutta gastrite, forse una forma di artrosi. C'era però chi si era preso cura di lui: secondo un recente studio, le erbe e i tatuaggi trovati sulla Mummia del Similaun sarebbero riconducibili a un'antica e consolidata tradizione medicinale.

Già 5.300 anni fa la cultura di appartenenza del pastore venuto dai ghiacci poteva contare su un "sistema sanitario" piuttosto sofisticato. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull'International Journal of Paleopathology.



Una ricostruzione dell'Uomo del Similaun. | MUSEO ARCHEOLOGICO DELL'ALTO ADIGE
CARTELLA CLINICA. Il team guidato dai ricercatori dell'Accademia Europea di Bolzano (Eurac) ha fatto il punto sui principali problemi di salute dell'uomo, inclusi i dolori articolari, i problemi gastrointestinali e le calcificazioni nelle arterie, e li ha messi a confronto con la posizione e il numero di tatuaggi (quelli sul corpo di Ötzi sono ben 61).

L'ipotesi che l'uomo avesse dimestichezza con alcuni rimedi medicinali non è nuova. Studi passati avevano individuato nelle cinture di pelle che gli facevano da marsupio, tracce di un fungo (Fomitopsis betulina) dalle proprietà antibiotiche e antinfiammatorie. Allo stesso modo, le felci ritrovate nel suo stomaco, tra i resti del suo ultimo pasto, erano forse usate per combattere i parassiti intestinali.

Ma non è tutto. Le caratteristiche dei 61 tatuaggi, alcuni dei quali puntiformi e distribuiti attorno alle articolazioni, aveva portato a ipotizzare che sulla pelle di Ötzi fosse stato eseguito un trattamento paragonabile a una forma primitiva di agopuntura.

MEDICI-TATUATORI. Un riesame dei punti in cui i tatuaggi sono distribuiti (per esempio su polsi e caviglie, alla base della colonna vertebrale o dietro al ginocchio) conferma che molti si trovavano in corrispondenza dei punti "classici" trattati con l'agopuntura. Alcuni di essi dovevano aver richiesto una preparazione lunga e sofisticata. Questi particolari, insieme alle altre tracce di cure mediche, fanno pensare che Ötzi appartenesse a una cultura in cui questi trattamenti erano più frequenti e diffusi di quanto si pensasse, e in cui i segreti dei "successi terapeutici" erano trasmessi tra generazioni.

Forse, già nelle Alpi dell'Età del Rame si tramandavano alcuni rudimenti di anatomia, si riconoscevano i sintomi di alcune comuni malattie e si provava ad alleviarli. Con quali risultati, non si sa.

Commenti

Post popolari in questo blog

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ricercatori hanno analizzat

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano che  L'origine delle specie  cust

Le nuove immagini della nebulosa dell'Aquila

Li chiamano i pilastri della creazione, perché là stanno nascendo nuove stelle e quindi nuovi pianeti. Sono alcune parti della nebulosa dell'Aquila. Il telescopio Hubble li ha fotografati più volte, la prima volta nel 1995. E ora a 20 anni di distanza le nuove foto sono davvero bellissime. E spiegano che cosa sta succedendo in una nursery stellare. Per festeggiare i suoi primi 25 anni di lavoro ( l'anniversario sarà il 24 aprile ),  il telescopio Hubble ha scattato una nuova immagine dei cosidetti  "Pilastri della Creazione"  che si trovano nella Nebulosa dell'Aquila e che furono fotografati per la prima volta nel 1995. La prima foto delle tre enormi e dense colonne di gas e polvere interstellari che racchiudono migliaia di stelle in formazione, è stata giustamente definita una delle 10 migliori immagini scattate da Hubble (vedi gallery sotto). Ma non è soltanto magnifica: ha contribuito ad aumentare notevolmente la nostra comprensione dei fenomeni di