Passa ai contenuti principali

Meno bufale sui social

Tecnologia e verifiche manuali hanno dimezzato la diffusione delle fake news su Facebook e Twitter, ma la disinformazione si può solo contenere, non eliminare.

keyboard-1804305_960_720
La lotta di Facebook alle fake news sta dando i primi risultati.

Facebook e Twitter sembrano mantenere le promesse in fatto di fake news: i loro contenuti sono più "puliti" rispetto a qualche mese fa e le fake news sono in netta diminuzione. Lo afferma un recente studio condotto dalle Università di Stanford e New York e recentemente pubblicato. La ricerca ha analizzato la presenza sui due social di 570 fonti di fake news identificate da Polifact e FactCheck, due tra i più autorevoli servizi al mondo di verifica delle notizie.

MENO BALLE PER TUTTI. Gli accademici si sono concentrati sul numero di condivisioni, like e commenti raccolti dalle bufale tra gennaio 2015 e gennaio 2018 e hanno confermato come durante le elezioni presidenziali americane del 2016 il numero di interazioni con questi contenuti sia significativamente aumentato per poi dimezzarsi nel periodo successivo, chiaro indice di come lo sforzo fatto dai social per contrastare questo odioso fenomeno abbia portato risultati positivi. Il dato sarebbe confermato dal fatto che il numero di interazioni tra gli utenti e i principali siti di informazione ufficiale, nello stesso periodo di tempo, sarebbe rimasto pressoché costante.
bufale, fake news, disinformazione, notizie false, Facebook, Twitter, intelligenza artificiale
Come intercettare le fake news? La Federazione internazionale delle associazioni e istituzioni bibliotecarie ha stilato una guida (clicca sull'immagine per ingrandirla). | IFLA
INTELLIGENZA NON SOLO ARTIFICIALE. Per combattere le bufale Facebook si avvale di due "strumenti" complementari: l'intelligenza artificiale e quella umana. La prima, grazie a machine learning, analisi del linguaggio e degli schemi di interazione da parte degli utenti, identifica le potenziali fake news - che vengono poi revisionate, ed eventualmente cancellate, dagli analisi umani di Polifact e FactCheck. Ed è di pochi giorni fa l'annuncio di Facebook di nuovi progressi dei sistemi anti-bufala, che grazie ad AI sempre più evolute possono adesso intercettare fake news anche in formato video e fotografico.

Va però detto che è una lotta senza esclusione di colpi, e parecchio dura da vincere per chi vuole contrastare la disinformazione: le stesse intelligenze artificiali possono infatti produrre false informazioni sempre più credibili.

BUFALE: I PASCOLI PIÙ VERDI. La ricerca evidenzia come Facebook messa peggio rispetto a Twitter per diffusione virale di fake news: il numero di interazioni sul social di Zuckerberg è infatti da 15 a 45 volte più alto rispetto a Twitter. Ma Facebook è anche molto più bravo nel combatterle ed è riuscito a ridurne l'incidenza molto di più rispetto al social dell'uccellino.

Gli stessi ricercatori sottolineano comunque come la battaglia contro le fake news sia tutt'altro che vinta: nello scorso mese di luglio le interazioni degli utenti con le 570 fonti di bufale sono state oltre 70 milioni. Inoltre, aggiungono, lo studio si è concentrato sulle fonti di fake news identificate da FactCheck e Polifact: altre, anche se di minore rilevanza e a più bassa diffusione, possono sfuggire ai controlli.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dengue, aumentano i casi in Italia: da dove arriva e perché sta crescendo il virus delle zanzare

Sono 500 i casi di Dengue confermati nel nostro Paese da gennaio 2024. Il maxi focolaio di Fano con oltre 100 contagi fa temere un'ulteriore diffusione.     Sangue in provetta L'aumento vertiginoso dei casi di  Dengue  – infezione trasmessa dalle zanzare del genere  Aedes , come la zanzara tigre – fa salire l'attenzione su una malattia che l'Oms aveva già inserito tra le  10 minacce per la salute globale  ancor prima dell'ondata epidemica attuale. I timori si alimentano anche in Italia, con il recente focolaio scoppiato a Fano, nelle Marche, che finora registras 102 casi accertati e altri dieci probabili.   Già il 2023 era stato un anno record, con oltre  6 milioni di contagi  e casi autoctoni registrati anche in zone, come l'Europa e l'Italia, in cui la malattia non è normalmente presente (ma è a volte diagnosticata nei viaggiatori provenienti da aree a rischio). Tuttavia, le cifre relative ai primi mesi del 2024 sono state capaci di sb...

CoViD-19: un nuovo studio sui danni cardiaci

  Uno studio denuncia i danni provocati dal virus della covid su colture di cellule cardiache umane: un esperimento di laboratorio che deve però essere verificato. La CoViD-19, da tutti nota per essere una patologia polmonare, causerebbe anche danni al cuore: su questo aspetto della malattia, ancora poco noto e sul quale si sta  ancora studiando , indaga  uno studio preliminare , non ancora verificato in peer review, ma «dovevo pubblicare ciò che ho scoperto!», ha dichiarato Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca. Gli esperimenti effettuati in vitro dai ricercatori restituiscono un quadro poco roseo: il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa la covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a  ridurle in pezzettini . «Una carneficina di cellule umane», l'ha definita Bruce Conklin, uno degli autori. MUSCOLI SOTTO ATTACCO.  È importante sottolineare che  lo studio è stato effettuato su campioni di cellule in vitro . I ri...

Le idee di Darwin per rigenerare le foreste

  Più di un secolo fa, Darwin suggerì un metodo alternativo per ripiantare le foreste, e ora lo stiamo finalmente ascoltando.     La foresta di Białowieża, in Polonia.  L'origine delle specie  è uno dei libri più famosi, influenti e importanti dei nostri tempi – un'osservazione forse non particolarmente originale, ma indiscutibile. Il saggio di  Charles Darwin  pubblicato nel 1859 ha cambiato il nostro modo di vedere il mondo e soprattutto i viventi, e contiene una quantità infinita di idee e spunti che sono stati poi approfonditi nei successivi 150 anni, andando a costituire la base della teoria evoluzionistica (e non solo). RIFORESTAZIONE E GAS SERRA.  Si tratta di un libro talmente denso che ancora oggi, rileggendolo, scopriamo passaggi illuminanti: è quanto raccontano su  The Conversation  Rob MacKenzie e Christine Foyer dell'Università di Birmingham, che si occupano rispettivamente di atmosfera e di piante. I due docenti raccontano ...